Cinema e TV
mercoledì, 20 Novembre 2013

Prima da regista per Pif con La mafia uccide solo d’estate

di Marcello Puddu
Il giornalista punta lo sguardo sul mondo della malavita palermitana
Ha fatto sorridere l’Italia intera con i suoi servizi dissacranti, prima ai tempi di Mtv e poi alle Iene, ma adesso Pif si è messo in proprio, regalando al pubblico il primo film da regista: La mafia uccide solo d’estate.

In arrivo nelle sale cinematografiche italiane dal 28 novembre, la pellicola racconta l’impegno di un giovane palermitano sullo sfondo dei fatti criminali che hanno insanguinato l’Italia dagli anni ’70.

Nel film è mescolata la finzione a riferimenti storici, con elementi di repertorio come i funerali di Dalla Chiesa e quelli della scorta di Borsellino.

Quando ero ragazzino ero il cronista di punta di nera del mio giornalino scolastico, quando un giorno in classe un compagno disse che il padre aveva visto una testa mozzata per strada fui traumatizzato, non per l'immagine cruenta ma per il fatto che non l'avevo vista io. In quegli anni vivevamo in una bolla, il che in parte ci proteggeva, ma che ci ha reso più traumatico l'esplodere di quella bolla”.

Il lavoro di Pif, coadiuvato alla recitazione da una fuoriclasse come Cristiana Capotondi, è riuscito a sconfiggere la mafia ancora prima di vedere la luce: “Il film va girato a Palermo e non si deve pagare il pizzo per girare. Io sostengo l'associazione di più di 800 commercianti di Addio Pizzo che, con un adesivo applicato sulla vetrina, stanno combattendo una pratica talmente diffusa da essere normale. Io ho diffuso la notizia, ho chiesto aiuto a tutti gli amici poliziotti e ce l'ho fatta”, ha concluso il giornalista.