Angelina Jolie: in missione a Sarajevo per le vittime di stupro
Continua la battaglia dell'attrice in veste di ambasciatrice UNHCR
SARAJEVO - La famiglia, la carriera e le numerose spedizioni umanitarie nelle vesti di ambasciatrice dell'UNHCR: la vita di Angelina Jolie è in continuo movimento.
La regista di Unbroken in queste ore è atterrata a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, insieme al segretario di stato britannico per gli affari esteri e del Commonwealth William Hague per portare la propria vicinanza alle vittime di stupro durante la guerra in Bosnia.
Un argomento che sta molto caro alla Jolie, visto che già negli anni passati era intervenuta all’Onu per chiedere maggiore sostegno a coloro che hanno subito stupro, quella volta in Siria: “Lo stupro è un'arma di guerra è un atto di aggressione e un crimine contro l'umanità. È inflitto intenzionalmente per distruggere la donna, la famiglia e la comunità. Rovina le vite e infiamma il conflitto”.
La regista di Unbroken in queste ore è atterrata a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, insieme al segretario di stato britannico per gli affari esteri e del Commonwealth William Hague per portare la propria vicinanza alle vittime di stupro durante la guerra in Bosnia.
Un argomento che sta molto caro alla Jolie, visto che già negli anni passati era intervenuta all’Onu per chiedere maggiore sostegno a coloro che hanno subito stupro, quella volta in Siria: “Lo stupro è un'arma di guerra è un atto di aggressione e un crimine contro l'umanità. È inflitto intenzionalmente per distruggere la donna, la famiglia e la comunità. Rovina le vite e infiamma il conflitto”.
