Fabrizio Corona chiede giustizia e minaccia il suicidio
L'imprenditore: "Non mi possono vietare anche di rieducarmi"
La condizione carceraria di Fabrizio Corona si fa sempre più pesante e per l’imprenditore condannato per estorsione, ancora nove anni da scontare, ha deciso di scrivere una lettera, letta durante il programma In Onda. Una risorsa alla quale l'ex compagno di Belen Rodriguez ha già attinto in passato.
In questo periodo di detenzione Corona dichiara di essersi rimboccato le maniche e aver cercato di creare un nuovo mondo a sua misura anche all’interno del penitenzario: “Ho provato a costruire qualcosa anche qui, nel mio nuovo mondo: un giornale per detenuti, un libro ed un progetto nazionale di digitalizzazione informatica delle carceri che ha dato lavoro a 20 detenuti, che ne poteva dare a tanti altri”.
Dopo veementi proteste per l’ingiustizia che avrebbe subito, una pena troppo severa, l’ex marito di Nina Moric ha decido di tentare la strada dei gesti estremi: “Non mi possono vietare anche di rieducarmi. Non è giusto e ora io dico basta. Voglio giustizia e sono pronto a sacrificare tutto, anche la mia vita”.
Il divieto di cui parla Corona è riferito al fatto che dopo aver lavorato nelle carceri è stato trasferito in un reparto di massima sicurezza, senza la possibilità di parlare con nessuno o di continuare i suoi progetti.
In questo periodo di detenzione Corona dichiara di essersi rimboccato le maniche e aver cercato di creare un nuovo mondo a sua misura anche all’interno del penitenzario: “Ho provato a costruire qualcosa anche qui, nel mio nuovo mondo: un giornale per detenuti, un libro ed un progetto nazionale di digitalizzazione informatica delle carceri che ha dato lavoro a 20 detenuti, che ne poteva dare a tanti altri”.
Dopo veementi proteste per l’ingiustizia che avrebbe subito, una pena troppo severa, l’ex marito di Nina Moric ha decido di tentare la strada dei gesti estremi: “Non mi possono vietare anche di rieducarmi. Non è giusto e ora io dico basta. Voglio giustizia e sono pronto a sacrificare tutto, anche la mia vita”.
Il divieto di cui parla Corona è riferito al fatto che dopo aver lavorato nelle carceri è stato trasferito in un reparto di massima sicurezza, senza la possibilità di parlare con nessuno o di continuare i suoi progetti.
