Curiosità
venerdì, 29 Maggio 2015

Quando si dice “quel pittore è proprio un cane”

di Tiziano Marino
Cinque artisti brasiliani mettono in pratica il detto per trovare un rifugio ai randagi.
ESCLUSIVO - Molte volte abbiamo sentito dire "quel pittore è proprio un cane". Partendo da questo detto cinque artisti brasiliani, Gabriel Morais, Leandro Bordoni, Hugo Veiga, Diego Machado e Renato Zandoná, hanno ideato un modo per trovare un rifugio ai cani randagi, trasformandoli in novelli Pollock.

Dopo aver coperto alcuni cuccioli del canile con vernici atossiche, gli artisti hanno poi filmato in slow-motion il momento in cui gli animali si scrollavano di dosso la pittura, ricoprendo alcune tele posizionate intorno a loro.

L'idea è venuta pensando al fatto che la gente preferisce acquistare un cane di razza, piuttosto che prelevarlo dai canili, e i cinque amici hanno voluto dimostrare come tutti i cani siano uguali, indipendentemente dalla razza e dal pedigree.

Per poter lavorare al meglio con i cuccioli un addestratore è stato con loro per tutto il periodo.

Morais ha riassunto i pensieri del gruppo dichiarando: "Penso sia uguale in tutto il mondo, i cani sono facili da amare perché ti danno tutto e non chiedono nulla in cambio". Citando poi l'attore Bob Barker ha aggiunto: "Una persona che non ha mai posseduto un cane ha perso una parte meravigliosa della vita".

Dopo l'esibizione degli otto cuccioli pronti a essere adottati, cinque hanno subito trovato una nuova casa.