Cinema e TV
domenica, 17 Luglio 2016

Il cast di Gomorra alla 46esima edizione del Giffoni Experience

di Federica Volpe
Il cast della famosissima serie, si riunisce per il Gomorra day
CAST GOMORRA GFF

                        CAST GOMORRA FOTO DI ANDREA BERETTONI



 

Finalmente, al Giffoni Film Festival, è arrivato l’attesissimo Gomorra day. Marco D'Amore, Salvatore Esposito, Marco Palvetti, Cristiana dell'Anna, Cristina Donadio, Fabio De Caro, Carmine Monaco, infatti, sono arrivati nella Cittadella del Cinema, accolti da una folla di adoranti fan.
La serie firmata Sky, ha riscosso un successo strepitoso ed ha, allo stesso tempo, spaccato l’opinione pubblica a metà, destando da un lato critiche ad aspri commenti, dall’altro, grandi consensi. Il cast ha, in primo luogo, partecipato ad un incontro con 800 fortunati fan che hanno vinto un posto al Meet the Stars ed, in seguito, risposto alle domande della stampa e dei giurati del festival, raccontando i loro personaggi ed il fenomeno Gomorra che li ha resi celebri.

La televisione, infatti, regala enorme popolarità, la cosa difficile poi, diventa mantenere questa fama, perché essa va coltivata

“Secondo me, l’unico modo per coltivare la popolarità è essere onesti” afferma Marco Palvetti “rispettare il proprio ruolo e prendersi la responsabilità del proprio lavoro, perché la popolarità, senza responsabilità, non serve a niente”

La linea vincente di Gomorra forse è stata quella di rappresentare il male senza i colori e i sapori del romanticismo, in maniera cruda, ma forse questo ha importo una linea diversa agli stessi attori trasformandoli anche quasi in coautori, cosa confermata da loro stessi

“E’ esattamente così!” dice sicuro Marco D’Amore “Noi abbiamo capito che la decisione di rappresentare solo la parte negativa ha a che fare con la drammaturgia. E’ come se noi osservassimo i luoghi attraverso lo sguardo dei personaggi. In quel senso, noi siamo abbastanza coinvolti nel processo creativo, non in fase di scrittura, ma nell’atto pratico. Sul set c’è sempre tanta collaborazione. Poi, evidentemente, un progetto come questo, restituisce un rapporto privilegiato tra attore e personaggio, è come se fossimo in grado noi più che i registi, ad un certo punto, di guidare il protagonista lungo il percorso. Ci affidiamo a vicenda”



Gomorra ha creato una marca stilistica nuova. L’opinione pubblica è stata spaccata. Siamo abituati a serie tv che tendono alla generalizzazione, ambientate in mondi che non esistono. Un ruolo complessissimo come quello di Chanel viene ridotto alla critica aspra di una scena di 10 secondi col vibratore. Il personaggio di Salvatore Conte viene collegato ad una tematica sessuale bellissima, ma forse troppo invadente per una parte di pubblico e proprio questo personaggio poi viene sacrificato. Gli interpreti di questi due personaggi dicono la loro a questo proposito

“E’ riduttivo chiamarla tematica sessuale, perché lì parliamo d’amore. Quell’episodio è stato molto forte, ma si parla di qualcosa che va oltre, si parla d’amore. Per quanto riguarda la morte del mio personaggio, posso dire solo che alcuni scrivono, altri dirigono ed altri ancora, interpretano. Io faccio parte dell’ultima categoria” dichiara in maniera secca Palvetti

“Rispetto alla famosa scena di Chanel, mi ha colpito molto la falsa coscienza di chi, del mio personaggio, ha voluto sottolineare quella come se fosse la più pazzesca delle scene, facendo scivolare un velo su scene molto più violente di Chanel. Mi viene in mente quella in cui fa sparare nelle parti intime il suo autista. Ma poi, scusate, nel 2016 una donna ancora non può avere in casa un oggetto per fare quello che le pare?” ride Cristina Donadio

Gomorra amplia gli elementi della tragedia greca e di quella Shakespeariana, soprattutto in questa stagione. Inizia con la morte di una moglie e si chiude con quella di un padre e di una figlia. Il personaggio di Ciro è strappato completamente, ma l’attore conferma che la preparazione del personaggio è avvenuta senza conoscere il futuro di quest’ultimo

“Per me il progetto è molto alto, è importante che questa serie perda i suoi protagonisti. Ne abbiamo persi alcuni importanti, perché noi raccontiamo di umanità che non hanno una via d’uscita e dunque è giusto che sia così.” D’Amore continua “Ad oggi, nessuno di noi sa nulla di ciò che accadrà nella terza stagione. Questa serie ha la struttura di un racconto epico e Napoli è il contenitore perfetto”

Parte della critica ha addirittura identificato Gomorra come una serie che istiga alla violenza, invece un’altra parte crede che lo show abbia come obbiettivo quello di diminuire la criminalità ed i protagonisti hanno un’idea ben precisa dello scopo della serie

“C’è un’attitudine a determinate dinamiche e la critica parte da questa. Un prodotto del genere ti lascia libero di scegliere quale attitudine avere” afferma il Salvatore Conte dello show

“La sostanziale differenza tra la prima e la seconda stagione è che, durante le riprese di quest’ultima, trovavamo centinaia di persone lì ad aspettarci per ringraziarci. Questo ci ha resi consapevoli di aver fatto qualcosa senza precedenti.” confessa De Caro “Io dico sempre che Gomorra è un prodotto più adatto all’estero che all’Italia. Non tutti gli italiani sono pronti a fruire di Gomorra. I ragazzi che guardano le serie americane, non si scandalizzano. Capisco bene, però, che quando la casalinga accende la TV e vede Gomorra, quasi chiama i carabinieri” ride “perchè non è preparata a questo tipo di prodotto. Ma siamo nel 2016, andiamo un po’ oltre i nostri confini. La gente vuole solo messaggi positivi: il politico buono, il medico che salva tutti senza chiedere soldi, ma poi ci troviamo nella realtà e non mi pare che le cose vadano così. Non raccontiamo situazioni che si allontanano molto dalla realtà. Il problema, come dice Saviano, è che quando racconti il male, diventi tu stesso il male”

Infine, il personaggio di Salvatore Conte, come già detto, è stato massacrato, provocando lo sconcerto generale, il corpo tuttavia non è rintracciabile. L’attore Marco Palvetti, non si sbilancia

“Al momento non sono al corrente di nulla, non so cosa succederà” conclude

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