(KIKA) - HOLLYWOOD - Stroncato da un'overdose in un hotel di West Hollywood: si spegneva così, nella notte tra il 4 e il 5 marzo del 1982, John Belushi, uno degli anti-divi più celebri di Hollywood. A trentatré anni, quando se ne andò, Belushi era già entrato a pieno titolo nell'immaginario del pubblico americano e non solo. Indimenticabile la sua interpretazione insieme a Dan Aykroyd nel film The Blues Brothers, diventato tra i giovani un fenomeno di culto. Due anni prima, nel 1978, Belushi aveva catturato l'attenzione della critica con il successo Animal House, commedia demenziale sulla vita sregolata dei ragazzi all'interno dei college americani. Entrambe le pellicole dirette dal regista John Landis, originario di Chicago come l'attore. Dopo quella straordinaria doppietta, Belushi apparirà sul grande schermo soltanto sei volte. Nel 1982 firmò con la Columbia per il film Ghostbusters, altro classico che ne avrebbe consolidato la fama, ma la dipendenza dalla cocaina divenne piano piano un incubo dal quale l'attore non riuscì più a svegliarsi, nonostante i tentativi di aiuto da parte della moglie e degli amici più stretti. Per gli addetti ai lavori e il pubblico, Belushi rimarrà per sempre il ragazzaccio con il cappello nero e gli occhiali da sole Ray-Ban scurissimi.