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Sudafrica - giovedì, 14 Febbraio 2013
Carriera finita per Oscar Pistorius
Accusato di omicidio volontario: si chiude il sipario per l'atleta paralimpico
Oscar Pistorius - Roma - 13-07-2007 - Carriera finita per Oscar Pistorius
(KIKA) - SUDAFRICA - Oscar Pistorius mai avrebbe pensato di concludere la sua carriera dietro le sbarre. L'atleta sudafricano ha ucciso la scorsa notte la sua fidanzata, scambiata per un ladro, a colpi di pistola. Per questo paghera' il suo conto con la giustizia e dovra' probabilmente dire addio alla pista d'atletica. Pistorius, nato con una grave malformazione che lo ha costretto all'età di undici mesi all'amputazione delle gambe (entrambi i peroni erano assenti e i piedi erano gravemente malformati), ha iniziato la sua carriera di corridore alle Paralimpiadi di Atene del 2004 dove ha conquistato il bronzo sui 100 metri e l'oro sui 200. Nel 2005 ha espresso il desiderio di poter correre coi normodotati in occasione dei Giochi olimpici di Pechino 2008. Un parziale successo lo ottenne nel giugno del 2007, quando gli organizzatori del Golden Gala di Roma gli consentirono di competere coi normodotati sui 400 metri. Il 13 gennaio 2008 la IAAF respinse la richiesta di Pistorius di gareggiare con i normodotati, sostenendo che "un atleta che utilizzi queste protesi ha un vantaggio meccanico dimostrabile (più del 30%) se confrontato con qualcuno che non usi le protesi", per poi riabilitarlo qualche mese dopo. Alle Paralimpiadi di Pechino, Pistorius ha vinse l'Oro nei 100 m e nei 400 m (con il tempo di 47"49, record del mondo). Nel 2012 ottenne sui 400 metri piani il minimo valido per la partecipazione ai Giochi olimpici di Londra, venendo convocato sia per la prova individuale sia per la staffetta 4×400 metri. Il 4 agosto superò agevolmente la sua batteria dei 400 m, correndo in 45"44, suo primato stagionale. Il giorno dopo prese parte alla semifinale, classificandosi 8º della propria serie con il tempo di 46"44 e venendo eliminato. In quest'occasione il campione del mondo Kirani James chiese e ottenne di scambiare con lui le pettorine con i rispettivi cognomi.
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