(KIKA) - BEVERLY HILLS - Ha impiegato dodici anni Richard Linklater a completare le registrazioni di Boyhood, ma è bastato tornare per qualche ora in territorio statunitense, dopo la Palma d'Oro al Festival di Cannes, per regalare all'opera del regista americano uno dei premi più ambiti del cinema. 

Grazie a una pellicola che racconta le difficoltà, ma anche le gioie e le infinite risorse di una famiglia con genitori separati, interpretati da attori che il regista stesso ha condotto per oltre un decennio seguendo la loro evoluzione fisica, Linklater ha ottenuto tre premi alla cerimonia dei Golden Globe che si è tenuta a Beverly Hills: miglior regia, miglior film drammatico e migliore attrice non protagonista per Patricia Arquette.

Il premio per la migliore commedia o musical è andata al lavoro di Wes Anderson, The Grand Budapest Hotel, che ha sconfitto il favoritissimo Into the Woods.
Tra gli attori nella categoria drammatica hanno vinto Eddie Redmayne, The Theory Of Everything e Julianne Moore, Still Alice, mentre per la commedia o musical hanno trionfato Michael Keaton, che si è emozionato durante il suo discorso di ringraziamento, con Birdman e Amy Adams con Big Eyes.
Esulta anche la Russia, che porta a casa il riconoscimento per il miglior film straniero grazie a Leviathan.
Per la televisione il migliore attore in una serie drammatica è Kevin Spacey con House of Cards, mentre lo stesso premio ma al femminile è andato a Ruth Wilson con The Affair.