(KIKA) - NEW YORK - È morto a 87 anni Gunter Grass, scrittore tedesco di fama mondiale, che nel 1999 fu insignito del Premio Nobel per la letteratura. Nato a Danzica da genitori della media borghesia, giovanissimo cercò di arruolarsi nella marina del Terzo Reich ma non riuscendovi ripiegò su un corpo delle Waffen SS ma durante un'azione venne catturato dai soldati americani e detenuto in un campo di prigionia in Baviera.

Dopo una raccolta di poesie nel 1956, pubblica nel 1959 Il Tamburo di Latta, il romanzo che gli diede successo e popolarità. Dal 1960, anno in cui si stabilì a Berlino, su molto attivo sul fronte politico: appoggiò i socialdemocratici, in particolare il cancelliere Willy Brandt, e fu un convinto pacifista. Visse a lungo lontano dalla Germania, in India, e fece ritorno nel suo Paese poco prima del crollo del muro, dichiarandosi contrario alla riunificazione "affrettata" delle due Germanie, temendo che una nazione unita avrebbe finito prima o poi per riprendere il luogo di paese belligerante cui la storia l'aveva destinata.

Fu uno scrittore molto controverso: l'ammissione di essersi arruolato volontario nelle SS, invece che coscritto come aveva a lungo dichiarato, e le dichiarazioni contro un'eventuale aggressione israeliana contro l'Iran destarono molto scalpore e molti chiesero che gli venisse revocato il premio Nobel di cui era stato insignito nel 1999 perché "era come se alla letteratura tedesca fosse stato concesso un nuovo inizio dopo decenni di distruzione di linguistica e morale".

Dal 1995 viveva a Lubecca, dove esiste un museo a lui dedicato con un archivio e una biblioteca e dove lo scrittore si è spento.