(KIKA) - VIMERCATE - Alice Rossini dal 18 dicembre 2011 non vede più sua figlia. L'ha rapita l'ex marito siriano, che l'ha portata nel suo paese d'origine, sotto le bombe: "Tua figlia ritornerà in una bara bianca", le aveva detto al telefono una volta arrivato in Siria. Tutto era cominciato quando Alice aveva deciso di lasciare il marito violento. Lui aveva pianificato tutto per vendicare questo abbandono: togliere alla ex moglie il bene più prezioso, più desiderato, più amato: la figlia nata dal loro matrimonio. In seguito all'arresto dell'uomo da parte dall'Interpol, in Turchia, Alice è tornata a far sentire la propria voce:  "Mia figlia è viva, riportatela a casa", urla sui social. Secondo quando riferito dall'Ansa, l'uomo è stato estradato in Italia per scontare la pena di dieci anni, inflitta dal Tribunale di Monza e poi in Appello a Milano. Si troverebbe nel carcere di Rebibbia.

"Mia figlia è cittadina italiana, rischia la vita ogni secondo in un Paese ostile e sotto i bombardamenti. E' una bambina strappata alla sua famiglia quando non aveva ancora due anni e non può difendersi".

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