Curiosità
Milano - martedì, 28 Giugno 2016
Andrea Pinketts diventa stilista per esorcizzare la paura
Lo scrittore ha firmato il suo ultimo libro e ha un nuovo progetto "Face your Phantoms".
Andrea Pinketts - Milano - 28-06-2016 - Andrea Pinketts diventa stilista per esorcizzare la paura

(KIKA) - MILANO - "Ci siamo visti e piaciuti immediatamente e abbiamo capito che l’idea della moda e l’idea della letteratura potevano coniugarsi perfettamente essendo stato Freddy un mio grande lettore precoce e la sua stanzetta da bambino, da ragazzino, era tappezzata … di miei libri in realtà. E i libri non sono mai tappezzeria, sono qualcosa che resta". Inizia così l'intervista allo scrittore Andrea G. Pinketts, che ha appena presentato il suo ultimo libro intitolato La capanna dello zio Rom. Ultimo, appunto, ma questo momentaneo addio alla letteratura non significa affatto che lo scrittore lascia a riposo la sua creatività: al contrario quest'ultima troverà sfogo in una collezione di t-shirts limited edition che combbinano moda, lettersttura e pittura. Un progetto nato dalla collaborazione con la pittrice Alexia Solazzo e Freddy Curiél, fondatore del brand M-STASH.

"Il primo tema che abbiamo deciso di affrontare in questa opera multimediale è “Face Your Phantoms” che è nato dalle fobie, dalle paure ma anche dal sociale: una delle opere che rappresenteremo e che saranno rappresentate riguardano il femminicidio, poi c’è la paura del vuoto ad esempio", ci spiega l'artista.

"Esistono le paure, esiste la rappresentazione della paura attraverso il dipinto, ribadisco, attraverso l’esposizione: quindi indossare le proprie paure attraverso una tshirt e attraverso il racconto che certifica da scritta manent in poi tutto ciò di cui noi abbiamo paura e che abbiamo deciso di affrontare, raccontare, far vedere e indossare".

GUARDA LE FOTO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO:

Caro Andrea Pinketts, tu Alexia e Freddy come vi siete conosciuti? Da dove nasce tutto ciò?

"A Milano Marittima.Io e Freddy ci siamo incontrati ad un evento per la consegna di un premio che ci è stato conferito: a Freddy per l’imprenditorialità e a me come migliore scrittore dell’anno. Ci siamo visti e piaciuti immediatamente.

Poi abbiamo pensaro di unire la moda e la parola con la pittura. Quindi tre media, tre forme di espressione artistica che abbiamo condiviso con Alexia Solazzo, che raccontava pittoricamente delle inquietudini che io avevo scritto nei miei libri. Ci siamo visti, piaciuti e abbiamo capito che si poteva cercare di far sì che i tre linguaggi diversi arrivassero a una sorta di supremo tentativo. Il tentativo è sempre supremo perché aspira all’alto di sintesi, ragion per cui: la moda attraverso le tshirt, le parole attraverso me, e Alexia Solazzo attraverso le immagini".

Nulla sembra lasciato al caso. Quale sarà la vostra prima tematica?

"Il primo tema che abbiamo deciso di affrontare in questa opera multimediale è “Face Your Phantoms” che è nato dalle fobie, dalle paure ma anche dal sociale: una delle opere che rappresenteremo e che saranno rappresentate riguardano il femminicidio, poi c’è la paura del vuoto ad esempio. Esistono le paure, esiste la rappresentazione della paura attraverso il dipinto, ribadisco, attraverso l’esposizione: quindi indossare le proprie paure attraverso una tshirt e attraverso il racconto che certifica da scritta manent in poi tutto ciò di cui noi abbiamo paura e che abbiamo deciso di affrontare, raccontare, far vedere e indossare".

Quindi nella tua esperienza da scrittore lunga, ben accettata e di successo, è di sicuro stato uno stimolo in cui probabilmente non ti sei mai imbattuto prima. Quanto è stato questo una scintilla per creare un qualcosa che fino adesso nessuno ha mai fatto?

"Beh ma sai, la scintilla è nata dall’incontro con Freddy, la scintilla è nata dall’incontro con Alexia. Tutte queste scintille hanno permesso di creare del fuoco e di accendersi un sigaro pieno di fuochi d’artificio a dispetto di chi crede che le arti siano a compartimenti stagni. Noi siamo praticamente in realtà contro i generi perché i generi confluiscono, vengono convogliati non controvoglia ma con voglia e con una sorta di decisionalismo in qualcosa che rappresenta le stesse paure attraverso tre forme narrative che si fondono".

Questa sera hai presentato il tuo nuovo libro in cui è stato annunciato tra le righe e un po’ dalla tua prefazione che sembra quasi che sia uno dei tuoi ultimi racconti però in realtà ci stai affermando che non stai smettendo di scrivere …

"Il libro di cui stiamo parlando si chiama La Capanna dello Zio Rom ed è proprio un libro di contaminazione di genere . Come diceva Antonio D’Orrico, il critico del Corriere della Sera, una delle cose che apprezza maggiormente negli scrittori è la capacità di abbattere le barriere linguistiche e creative. Io credo che questa sia una grandissima e irripetibile occasione per far si che ci sia veramente un linguaggio accessibile e nello stesso tempo …"

 

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