(KIKA) - CHICAGO - "E' stato l'onore della mia vita servirvi, ma non mi fermerò qui. Sarò al vostro fianco, da cittadino. Yes we can!"

Barack Obama conclude così il suo discorso d'addio, proprio come aveva cominciato otto anni prima, sommerso dal boato di più di 20mila persone presenti al McCormick Place per sostenerlo in una delle serate più intense e tristi della sua vita.

Il centro congressi è lo stesso dove otto anni fa celebrò la sua vittoria su Romney e anche il carisma e la forza sono gli stessi, nonostante i capelli bianchi siano aumentati notevolmente e gli otto anni da presidente pesino sul volto di Obama.

A un certo punto, il presidente che gioca con i bambini sdraiato per terra, che non si stanca mai di dichiarare l'amore per sua moglie Michelle e per le due figlie che gli ha regalato, il presidente che ha dimostrato più di ogni altro di essere semplicemente un uomo... Ebbene quel presidente si commuove e fa commuovere il suo paese e tutto il mondo.

Sicuramente Barack Obama è triste per la circostanza in sè, ma soprattutto sa che molti degli obiettivi raggiunti dal suo governo potrebbero essere solo un ricordo, viste le promesse di smantellamento degli stessi fatte dal neo eletto Donald Trump.

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