(KIKA) - HOLLYWOOD - “Sono stanco dal genere. Era bello dieci anni fa quando abbiamo visto il primo Spider-Man o il primo Iron Man, ma adesso siamo ai capitoli cinque, sei, sette... abbiamo un supereroe che lavora con un altro supereroe, ma non sono della stessa famiglia... sono confuso!”, Luc Besson va giù duro contro i cinecomics, attaccando soprattutto il ruolo e l’idea politica che si cela dietro a Captain America.
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Il regista francese, che quest’anno si è messo alla prova con il genere fantascientifico in Valerian e la città dei Mille Pianeti, ha espresso meglio il suo concetto, passando dalla critica generica verso i film di supereroi alla propaganda politica che spesso rappresentano: “Quel che più mi infastidisce è quando tentano di mostrare la Supremazia dell'America per dimostrare quanto sono grandi. Quale altro paese al mondo avrebbe il coraggio di chiamare un proprio film 'Capitan Brasile' o 'Capitan Francia'? Nessuno! Direbbero 'dai, avanti, non possiamo farlo'. Ma loro lo hanno fatto, hanno fatto un film chiamato 'Captain America' e tutti pensano che sia normale! Non sono qui per fare propaganda, sono qui per raccontare una storia”.
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