(KIKA) - LONDRA - È un terremoto l'intervista con cui Cara Delevingne, su The Times, ha annunciato di lasciare il mondo della moda proprio ora che, all'età di soli 23 anni, si trovava all'apice del successo. A gettare scalpore non è tanto la scelta di scendere dalla passerella e abbandonare un settore che le ha permesso di guadagnare circa 10mila dollari al giorno, in favore del cinema, dove ha appena iniziato a muovere i primi passi e ha già cinque film in uscita.

È piuttosto l'insieme delle ragioni che l'ha spinta a farlo a far discutere: "Quando inizi a odiare il tuo corpo, a odiare te stessa e come appari, può solo andare peggio - ha raccontato, confessando di aver sofferto di depressione e di psoriasi per la troppa pressione subìta - Fare la modella mi ha fatto sentire vuota, dopo un po'. Non mi ha fatto crescere per niente come essere umano. E a un certo punto ho come dimenticato quanto giovane fossi. Mi sono sentita così vecchia".

E non è tutto, perché secondo la neo attrice lo showbiz della moda può essere molto violento dal punto di vista psicologico: "Io sono una femminista e posare, ogni volta, con sguardi e pose sexy, mi faceva star male. È orribile e disgustoso... Si inizia a fare questo lavoro quando si è molto giovani e si è subito soggette a influenze non del tutto positive...".

E poi ancora, sulla scelta di dedicarsi alla recitazione, che inizialmente aveva abbandonato dopo aver ricevuto commenti negativi, ha spiegato: "Sei solo una modella!, mi dicevano. Così avevo rinunciato perché non riuscivo a trovarmi un agente".
Poi, però, qualcosa è cambiato e ora, ai 17 milioni di follower che la seguono sui social network, Cara Delevingne ha dato appuntamento al cinema con Città di Carta e, prossimamente, con Suicide Squad con Will Smith, Pan, Tulip Fever e London Fields.