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Bellaria - martedì, 12 Luglio 2016
Cipriano Capriotti, l'uomo che sussurra agli alpaca
Storia di un amore platonico tra un ingegnere e 7 camelidi lanosi nato per caso in Perù.
Cipriano Capriotti - Bellaria - 19-05-2015 - Cipriano Capriotti, l'uomo che sussurra agli alpaca

(KIKA) - BELLARIA - ESCLUSIVO - “Il loro verso caratteristico, chiamato humming, è la cosa più rilassante che ci sia. È come un mantra”. Il mormorìo cadenzato e gutturale cui fa riferimento Cipriano Capriotti è quello degli alpaca, mammiferi della famiglia dei camelidi originari del Sudamerica, famosi per la loro lana soffice e corposa. A eseguire il singolare concerto new age sono sette esemplari - i più piccoli, Calliope e Teseo - che il 65enne ingegnere marchigiano coccola come se fossero suoi figli. “L’amore per questi animali è nato qualche tempo fa in Perù - racconta Capriotti - dove mi ero recato per fare visita a mia figlia che si trovava lì per un progetto di volontariato”. Un colpo di fulmine. “Oltre all’assoluta bellezza, mi ha conquistato il loro modo di approcciarsi all’essere umano. Timido, ma affettuoso. Sono animali molto sensibili e intelligenti, tant’è che vengono utilizzati anche per la pet therapy”.

Grazie alla concessione di un vecchio maneggio da parte di un vicino, Capriotti è diventato un allevatore di alpaca a tutti gli effetti. “Mantenerli è meno impegnativo di quanto si possa pensare. Si cibano di fieno e dell’erba che trovano pascolando”. I loro nomi sono un tributo a dive anni ‘60 e odierni piloti di Formula1, da Fernando e Eddie a Dalidà. Vanno pazzi per i temporali e le spiagge romagnole, dove ormai sono delle celebrità. Amano poltrire - “non si svegliano mai prima delle 8:30” - e non disdegnano le coccole. Tutt’altro. “Per mostrarmi il loro affetto si abbassano e appoggiano il muso al mio naso, come per baciarmi”.

Di tanto in tanto Fernando, in un impeto di supremazia, sputa sul viso di Cipriano come fanno i lama. “È un suo modo di comunicare. Ed è anche per questo che lo abbraccio tenendolo stretto… così non riesce a colpirmi”, ride. A Bellaria, ormai, Capriotti è l’uomo degli alpaca. “In un certo senso mi hanno cambiato la vita. Quando sono con loro le preoccupazioni passano in secondo piano, hanno un potere taumaturgico.

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