(KIKA) - MILANO - Tutti restiamo increduli di fronte alla morte, ma è indubbio che quando a morire è un personaggio dello spettacolo, la tragedia sconvolge ancora di più: perché le celebrity sono così presenti, sulla stampa e sui media, da sembrare parte integrante della nostra vita, come se ci fossero vicini nonostante vivano in un mondo da noi lontano anni luce.

Ecco perché la loro scomparsa risulta sempre eclatante: ultimo in ordine di tempo, James Gandolfini, scomparso ieri mentre era in vacanza a Roma, la cui morte improvvisa e inaspettata ha sconvolto tutti. Come successe, in passato, per divi del calibro di James Dean o Elvis Presley, di John Belushi o Jim Morrison, del sex symbol per eccellenza, Marylin Monroe, o della cantante maledetta, Amy Winehouse. Di vedette internazionali della musica come Michael Jackson o Whitney Houston, ma anche Sid Vicious e Kurt Cobain.

Senza dimenticare la tragedia di Sanremo '67, quando Luigi Tenco morì dopo la sua eliminazione dal festival, seguito vent'anni più tardi dalla sua compagna Dalida. Morti decise dalla droga, dagli eccessi, dalla malattia, persino dal caso. Una cosa è certa: la morte improvvisa di una stella la consacra per sempre nel firmamento delle celebrità, fermandola nella nostra memoria in tutto il suo fulgore.