La conferenza del Pibe de Oro tra amarcord e polemiche

(KIKA) - NAPOLI - "Ho di nuovo respirato l'aria di Napoli e la sento in tutto il mio corpo, era da tanto tempo che volevo rivedere Napoli, ma c'è qualcuno che non me l'ha lasciato fare e non capisco perchè", questo l'esordio ai microfoni di Diego Armando Maradona durante la conferenza stampa organizzata per il suo ritorno a Napoli. "Voglio parlare dei miei problemi con Napolitano. Ne vorrei parlare con tutti quanti, ma non posso forzare nessuno a parlare della mia faccenda. Se il Presidente vorrà, gli spiegherò tutto quanto, ma non posso chiederglielo io. Ieri sono andato a letto piangendo, mi sono commosso quando ho sentito che la gente mi considerava la rappresentanza della città". Il Pibe de Oro ha concluso così l'incontro con i giornalisti, che ha vissuto anche inevitabili momenti di amarcord degli anni dell'ultimo scudetto napoletano: "Io pensavo solo ad andare in campo la domenica e l'unico che non può entrare in Italia sono io. Tutti quelli che hanno fatto il mio contratto, da Coppola a Ferlaino devono dire la verità. Mi chiedo perchè devo pagare io, mentre loro possono tranquillamente andare in giro per Napoli. Io mi giocavo la vita in ogni partita. Dico alla giustizia italiana che non deve mettersi contro di me, non sono una vittima perchè guadagnavo tanto, ma uno che sta pagando senza sapere quali erano i termini del contratto. Io sono qui per metterci la faccia, non ho ammazzato nessuno, non sono mai stato un evasore e sono qui per chiedere giustizia".