(KIKA) - PAVIA - ESCLUSIVO - È possibile una scuola all'esterno delle pareti scolastiche? Erika Di Martino e le famiglie italiane che sempre più spesso scelgono l'educazione parentale, oggi sono ben 1500, ne sono convinte.
"Ogni bambino è diverso dall'altro, diverse sono le sue attitudini e il suo modo di apprendere," spiega Erika, ex insegnante e ora homeschooling advisor. "Grazie all'educazione parentale queste attitudini e le tempistiche individuali vengono assecondate".
"Per i bambini è importante imparare senza pressioni e costrizioni, in totale libertà," le fa eco Sara Keller, una delle mamme che per i suoi figli ha scelto l'homeschooling. Non c'è un solo modo di fare homeschooling: per esempio, ci si può affidare ai programmi scolastici interattivi che si trovano su internet e ai nuovi supporti informatici, come l'iPad; le carte sono un ottimo mezzo per imparare la matematica e sviluppare capacità logiche.
Erika e Sara da anni hanno scelto per i loro figli l'educazione parentale: la prima con i figli Thomas, Olivia e Nicholas, che scoprono il mondo e la vita giorno dopo giorno secondo le loro propensioni; la seconda con i figli Asya ed Edoardo, approdati all'homeschooling dopo un'esperienza poco costruttiva nella scuola tradizionale.
Erika, che grazie al sito educazioneparentale.org e ai vari seminari che organizza durante l'anno spiega l'educazione parentale a chi cerca per i figli un modo diverso di fare scuola, ha un punto di vista molto chiaro: "La vita stessa è apprendimento - dice - e un bambino sicuro nella sua infanzia diventerà un adulto consapevole ed equilibrato". Una tesi che dimostra anche nel libro Homeschooling, che porta il significativo sottotitolo La scuola non è un obbligo, sua ultima "fatica".
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