(KIKA) - NAPOLI - ESCLUSIVO - Spesso lamentiamo che i nostri studenti non si applichino né si appassionino con la dovuta intensità alle materie tecniche e scientifiche ma ciò non è sempre vero: lo dimostrano gli studenti dell'Istituto tecnico Augusto Righi di Napoli, vincitori della gara mondiale Zero Robotics, il campionato per la programmazione dei microsatelliti Spheres, realizzati dal Massachusetts Institute of Technology e situati all'interno della Stazione Spaziale Internazionale.
Un risultato che vede uniti nord e sud del nostro Paese: la scuola partenopea ha ottenuto la vittoria collaborando con l'Istituto di istruzione superiore Amedeo Avogadro di Vercelli. Naturale la soddisfazione tra docenti e studenti dell'Istituto Righi, in campo con due squadre, Zrighi e Hubble, che si sono "scontrate" contro altre scuole superiori straniere nella sede dell'European Space Research and Technology Centre (Estec) a Noordwijk, in Olanda, sotto la guida di tre astronauti attualmente a bordo della stazione Iss.
Come hanno vinto i giovani studenti napoletani? Realizzando un codice per gestire un satellite utilizzato dal Mit di Boston e dalle agenzie spaziali Esa e Nasa. "La complessità del codice'', spiegano i docenti di matematica, Salvatore Pelella, e di informatica, Ciro Melcarne, ''consisteva nel gestire i movimenti del satellite, le sue rotazioni e la capacità di raccogliere oggetti nello spazio e di trasportarli in una particolare zona dove poi questi pezzi, nell'ideazione del gioco, dovevano essere assemblati per farne una navicella che finiva su Marte".
"Un'ulteriore complessità era dettata dal fatto che i movimenti del minisatellite avvengono in totale assenza di gravità: il che comporta profonde conoscenze di matematica e di fisica che in alcuni casi vanno ben oltre quelle previste dai programmi di studio".
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