(KIKA) - LOS ANGELES - #ItaliansAreBlack è l’hashtag che ha fatto furore per ore su Twitter. Uno scherzo? Qualcosa di molto simile: il più classico dei troll ad opera del popolo della rete, in questo caso i mittenti erano gli Stati Uniti d’America.

Le prime reazioni all’hashtag sono state ironiche, con il sempre abbronzatissimo Carlo Conti a venir chiamato in causa più volte dai burloni del web, che cercavano di dare fondamento alla tesi secondo cui gli italiani sarebbero di colore. Il dibattito è poi sfociato nella polemica, con commenti del tipo: “Cosa v’aspettate da un popolo che mette l’ananas sulla pizza?”.

Un tema ai limiti del grottesco, che però ha delle fondamenta e che il magazine Vice, qui l’articolo completo, ha approfondito chiamando in causa l’esperto di razza e immigrazione nonché professore della George Washington University Thomas Guglielmo, tra gli autori del libro Are Italians White? How race is made in America.

“Parte dell'idea che gli italiani non siano completamente bianchi arriva proprio dall'Italia. Gli americani coinvolti in questo tipo di dibattito spesso si ispiravano ad antropologi italiani di fine Ottocento e inizio Novecento come Giuseppe Sergi, Cesare Lombroso e Alfredo Niceforo. Questi studiosi avevano avanzato teorie (oggi naturalmente sbugiardate) sull'inferiorità razziale dei meridionali, sostenendo che fossero in parte africani, nel tentativo di spiegare come mai dopo l'Unità d'Italia fosse così difficile integrare nel nuovo stato la parte meridionale del paese”.