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Los Angeles - sabato, 21 Dicembre 2013
Lise, figlia di donatore anonimo, in cerca di identità
"Cerco mio padre da 9 anni. Ai genitori dico: raccontate subito la verità".
Lise Johnson - Los Angeles - 21-12-2013 - Lise, figlia di donatore anonimo, in cerca di identità

(KIKA) - LOS ANGELES - ESCLUSIVO - La somiglianza con la mamma è innegabile, con il padre non lo è per niente. Succede a tanti neonati nel mondo, ma nonostante questo Lise Johnson, che oggi ha 33 anni, lo ha sempre saputo: il suo vero padre non era la persona che aveva a fianco. Senza paura Lise ha confessato questa sua perplessità ai genitori quando ancora era una bambina: per convincerla in ogni modo del contrario le hanno mostrano le foto del pancione, che testimoniava la gravidanza. Ma l’istinto di Lise era giusto: “Quando, a 15 anni, mi dissero che ero nata da un donatore biologico e che mio padre non era in realtà il mio vero padre, è stato un sollievo. Quell’inquietudine che sentivo dentro di me era finalmente motivata. Avevo ragione”. 

Poi ricorda: "Mio padre era terrorizzato dall’idea di perdermi. Temeva che questa notizia mi allontanasse da lui e io non volevo. Ma a differenza di altri ragazzi concepiti come me da un donatore esterno, io cercai subito di avvicinarmi ancora di più a quello che continuo a considerare mio padre".

Da 9 anni a questa parte Lise non ha mai smesso di cercare il suo papà-donatore ed eventuali fratelli e sorelle: sa che è stata concepita in Canada, da un donatore anonimo, ma la legge le impedisce di accedere a qualsiasi informazione su di lui. La aiutano banche dati online, dove donatori e nati da donazioni mettono in rete il loro DNA nella speranza di ottenere delle corrispondenze.

"Io e la mia compagna, che è stata adottata - conclude Lise - stiamo riflettendo sul futuro. Vorremmo dei figli ma tra la fecondazione eterologa e l'adozione abbiamo scelto la seconda. Non vogliamo avere figli che non sapranno da dove sono venuti, non vogliamo condannare nessuno a una vita incerta. Ecco, senza giudicare nessuno, pensiamo che l'adozione sia la cosa migliore". 

 Lise, che vive a Los Angeles, non ha dubbi: "Serve una legge che obblighi a scrivere il nome del donatore sul certificato di nascita - afferma anche sul suo blog http://findingxy.com - Abbiamo diritto di sapere chi ci ha dato la vita. E io mi sto battendo affinché la legge americana lo permetta". 

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