(KIKA) - LONDRA - ESCLUSIVO - "Poco prima dell'attentato a London Bridge mi trovavo in un bar a pochi isolati. Stavo guardando la partita Juventus - Real Madrid quando è entrato un giovane dai lineamenti mediorientali, con uno zaino in spalla".

A parlare è Attilio Solinas, gastroenterologo di 59 anni di Perugia, che si trovava a Londra la notte tra sabato e domenica 4 giugno, quando la capitale del Regno Unito è stata nuovamente messa sotto assedio da tre terroristi che hanno sferrato ben due attacchi in otto minuti, prima a London Bridge e poi a Borough Market. Sette morti, compresi gli attentatori, e quarantotto feriti: questo il bilancio dell’ultima notte di sangue.

Il giovane ha chiesto le chiavi della toilette al cassiere del locale, "poi si è allontanato, chiudendosi in bagno per molti minuti. Vittima anch'io, come molti altri, del terrore che si respira a Londra in questo periodo - racconta il medico e consigliere regionale dell'Umbria - sono uscito dal locale, ma sono rimasto sul marciapiede di fronte". Dopo pochi minuti, intorno alle 22 (orario locale) è arrivata la polizia armata. "Gli agenti hanno fatto uscire tutti i clienti, ma il giovane era scappato dalla finestra, come nei film". 

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