(KIKA)- NOVELLARA - ESCLUSIVO - Se non ci fosse stato il defibrillatore a bordo campo durante la partita di basket di Coppa Emilia Novellara - Modena, saremmo qui a raccontare un'altra storia, quella di un giovane arbitro stroncato da un attacco cardiaco.
Per fortuna di Mattia Gorzanelli, 22 anni, e soprattutto grazie alla lungimiranza della dirigenza del Novellara basket e grazie alla tempestività dell'intervento di alcune persone e del corretto utilizzo del defibrillatore, la storia ha un lieto fine. E' però vero che questa vicenda dovrebbe servire da monito a tutte le società sportive che ancora non hanno predisposto, all'interno della propria struttura, un macchinario salvavita.
La vicenda si è svolta tutta in una manciata di attimi: il giovane arbitro, verso la fine della partita, si accascia a terra privo di sensi, immobile. Di fronte a questa situazione, Ettore Benevelli, dirigente del basket Novellara, Ettore Perniciaro, medico del Novellara e di Giada Maiocchi, ufficiale di gara non hanno perso la lucidità e grazie al loro tempestivo e competente intervento e al corretto utilizzo del defibrillatore, hanno praticato un massaggio cardiaco all'arbitro. Grazie a questa azione repentina e perfetta sono riusciti a salvare la vita a Mattia che sottolinea di essere stato fortunato, di essere da sempre favorevole alla dotazione, in ogni società sportiva, di marchingegni salvavita e di come il suo caso sia la prova provata dell'utilità del defibrillatore.
Certo è che il nuovo slittamento del Decreto Balduzzi, ovvero la legge che obbliga le società sportive dilettantistiche a dotarsi del defibrillatore semiautomatico, non sta aiutando a regolare la situazione. Nelle foto anche una simulazione di quello che è accaduto una ventina di giorni fa sul campo della Novellara.
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