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Los Angeles - mercoledì, 7 Maggio 2014
Monica Lewinsky torna a parlare dell'affaire Clinton
Il Sexgate del 95 l’ha portata vicino al suicidio: “Un'umiliazione globale”
Monica Lewinsky - Monica Lewinsky torna a parlare dell'affaire Clinton

(KIKA) - LOS ANGELES - Sono trascorsi dieci anni da quando Monica Lewinsky ha parlato per l’ultima volta dell’affaire Clinton, ma l’ex stagista della Casa Bianca ha deciso di tornare ai giorni in cui il suo nome era diventato il più famoso d’America.

Parlo per aiutare tutti quelli che soffrono dopo aver subito un'umiliazione globale”, ha dichiarato la Lewinsky in una lunga lettera-intervista concessa a Vanity Fair Usa.

Divenuta celebre per gli incontri erotici nella stanza ovale con l’ex presidente americano Bill Clinton, la sua storia è cominciata quando lavorava al dipartimento interno della Casa Bianca, nel 1995.

Lo scandalo del Sexgate, aveva travolto sia la famiglia Clinton che la Lewinsky, che in più passi della lettera trova nelle parole "umiliazione globale" i termini adatti per descrivere lo stato d’animo di allora.

Mia mamma mi controllava a vista, dormiva accanto al mio letto perché avevo tendenze suicide. Spero che la mia storia possa aiutare tante persone che vivono momenti difficili a causa di un’umiliazione”.

Certo, il mio capo ha approfittato di me, ma rimarrò sempre ferma su questo punto: si trattava di un rapporto consensuale. L’abuso è arrivato dopo lo scandalo, quando sono diventata il capro espiatorio al fine di proteggere la sua posizione di potere. Io mi pento profondamente di quello che è successo tra me e il presidente Clinton. Fatemelo ridire: Io-mi-pento-profondamente-di-quello-che-è-successo” .

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