Calcio
Los Angeles - domenica, 17 Febbraio 2013
Omosessualità nel calcio: Robbie Rogers fa outing e si ritira
L'attaccante: "Per venticinque anni ho avuto paura di mostrare chi ero"
Robbie Rogers - Columbus - 30-04-2011 - Omosessualità nel calcio: Robbie Rogers fa outing e si ritira
(KIKA) - L'argomento omosessualità nel calcio è stato per lungo tempo un tabù, ma l'omertà sta pian piano venendo meno. Il venticinquenne attaccante statunitense Robbie Rogers ha scelto infatti di dichiarare apertamente il suo orientamento sessuale. "Per venticinque anni ho avuto paura, paura di mostrare chi ero veramente, paura dei giudizi e dell'eventuale rifiuto da parte di chi mi amava. Il calcio era la mia fuga, il mio obiettivo, la mia identità e mi ha dato più gioia di quanto potessi sperare. Prova a spiegare ai tuoi cari, dopo venticinque anni, che sei gay. Prova a convincere te stesso che Dio ha lo scopo più meraviglioso per te, anche se ti è stato insegnato in modo diverso. Ora è il tempo di scoprire me stesso lontano dal calcio", ha dichiarato il calciatore sul proprio blog therobbierogers.com. La presa di posizione di Rogers, diciotto presenze con la maglia della Nazionale e che ha vestito in Inghilterra le casacche di Leeds e Stevengage, ha ottenuto il plauso e l'approvazione delle principali associazioni americane per i diritti dei gay. Non un gesto così scontato, visto che quello del pallone, ma anche dello sport in generale, resta ambiente omofbo. Recentemente il portiere danese del Manchester United Anders Lindegaard aveva riacceso il dibattito scrivendo sul suo blog: "Al calcio serve un eroe gay, gli omosessuali hanno bisogno di questo, i tifosi sono legati a modelli antichi e rozzi. Il football è rimasto indietro, mentre il resto del mondo è progredito". Pochi giorni prima i tifosi dello Zenit San Pietroburgo avevano intimato la propria società dall'acquistare calciatori omosessuali o di colore mentre, per restare in Italia, in molti ricorderanno le parole di Antonio Cassano durante una conferenza stampa a margine dei match validi per gli Europei in Polonia e Ucraina del 2012: "Ci sono froci in squadra? Problemi loro". Anche un calciatore della Bundesliga ha deciso di parlare della sua omosessualità, scegliendo però l'anonimato, per paura delle reazioni dei tifosi e dell'opinione pubblica: "Non mi sentirei più sicuro se la mia sessualità divenisse pubblica. Il prezzo per il sogno che vivo nella Bundesliga è alto, ogni giorno devo fare l'attore e negare me stesso; all'inizio era un gran gioco e non un problema, ma col tempo mi logora. Non so se riuscirò a reggere sino alla fine della mia carriera la costante pressione tra giocatori-modello eterosessuali e la possibile scoperta. Se facessi outing, la mia passione, il calcio, diventerebbe irrilevante e tutti vorrebbero sapere cosa faccio sotto le coperte", ha dichiarato in un'intervista a Fluter il calciatore. "In Germania non bisogna temere di dichiararsi", la risposta della cancelliera Angela Merkel.
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