Cronaca italiana
Roma - lunedì, 30 Marzo 2015
Raffaele Sollecito: "Non chiamatemi più assassino"
Il ragazzo pugliese ha poi aggiunto: "Auguro ad Amanda ogni bene".
Giulia Bongiorno, Raffaele Sollecito - Roma - 30-03-2015 - Raffaele Sollecito:

(KIKA) - ROMA - Il primo lunedì da uomo libero e innocente, Raffaele Sollecito lo ha iniziato con una conferenza stampa per chiarire, un'ultima volta, la verità processuale del caso che gli ha rovinato "sette anni di vita" con l'accusa di omicidio di Meredith Kercher. "Mi sento come un sequestrato tornato alla libertà. Il mio sequestro è stato insopportabile. Sono stato additato come un assassino senza uno straccio di prova. La mia famiglia è stata fatta a pezzi, sbriciolata", ha detto affiancato dai suoi legali, Giulia Bongiorno e Luca Maori. "Non è vero che non mi aspettavo questa sentenza. Questo processo doveva finire così", ha precisato. 

E sulla relazione con Amanda Knox, che ha atteso la sentenza a Seattle, con la famiglia e il fidanzato, ha aggiunto: "Il mio rapporto con Amanda era una semplice storia d’affetto tra due ragazzi. Auguro ad Amanda ogni bene, forse scriverò un libro, ora voglio dimenticare. Questa ferita non si rimarginerà mai purtroppo. Ringrazio i giudici che mi hanno risarcito di tante sofferenze, la ferita non smetterà mai di sanguinare, non si cicatrizzerà mai".

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