(KIKA) - L'AQUILA - Sono passati ormai sei anni da quel 6 aprile 2009, quando un terremoto ha distrutto L'Aquila seppellendola sotto un cumulo di macerie e lasciando sul campo 309 morti, 1600 feriti, 70mila sfollati. Tra i luoghi più colpiti dal sisma, la Casa dello Studente, dove morirono otto ragazzi: gli occupanti avevano già segnalato la presenza di crepe dovuta alle tante scosse dei giorni precedenti e il 30 marzo vennero fatti evacuare per poi esservi rimandati perché l'edificio era stato considerato agibile.

Ieri notte si è svolta, come ogni anno, una fiaccolata in ricordo del sisma e alle 3.32, ora della scossa fatale, le campane del Duomo hanno rintoccato 309 volte, in ricordo dei morti. Tra i 10mila partecipanti, anche molti familiari delle vittime, che recavano uno striscione con la scritta "Il fatto non sussiste ma uccide" in riferimento alla sentenza della Corte d'Appello che ha assolto sei dei sette componenti della Commissione Grandi rischi.