Stranieri nel loro stesso Paese: le comunità fluviali di Tijuana
(KIKA) - TIJUANA - Una comunità di migranti vive nel canale del fiume Tijuana, vicino al confine fra Messico e Stati Uniti. Nonostante alcuni di loro siano impiegati in lavori più o meno stabili, durante il giorno la maggior parte di queste persone cercano un'occupazione, lavano automobili agli incroci e spesso sono costrette a fuggire dalla Polizia messicana, che le considera un vero e proprio tormento. Questa situazione accresce ancor più il livello di povertà ed emarginazione di uomini e donne, che passano la notte dormendo nei tunnel di drenaggio fluviale, sotto i ponti o in rifugi di fortuna costruiti con materiali di legno o plastica. Tanti finiscono col diventare dipendenti da droghe di seconda scelta, comprate a basso costo. Tutto ciò a pochi metri dalle recinzioni che separano lo Stato nel quali sono nati dal Paese dove molti di loro hanno lavorato per anni alla ricerca di una vita migliore.
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