(KIKA) - THAILANDIA - Antonio, Mario e Tommaso sono tre ragazzi italiani che hanno vissuto in Thailandia un'esperienza unica.

Ci troviamo a pochi chilometri da Chiang Mai, la principale e più popolosa città della Thailandia del nord, dove gli elefanti e gli esseri umani sono tutt'uno con l'ambiente e vengono considerati delle divinità. Così tre ragazzi italiani hanno scoperto la bellezza dei monti Doi Suthep e hanno percorso le rive del fiume Ping su degli elefanti per poi vedere le tigri e le famose donne "giraffa", una tribù di origine birmana. Queste donne, rifugiatesi poi in Thailandia, indossano degli anelli di ottone attorno al collo fin dall'età di 5 anni. Ad ogni compleanno se ne aggiunge uno fino a 20 anelli per un totale di 5 chili di peso. 

“Quando siamo arrivati in questo posto magico non credevamo ai nostri occhi - hanno dichiarato i ragazzi - ci è stato chiesto di andare con l'elefante che più ci dava fiducia, cosa che abbiamo fatto. Successivamente abbiamo trascorso del tempo a nutrirli, un metodo che aiuta a creare un legame tra l’essere umano e l’animale, per poi partire e andare in giro tra i monti Doi Suthep. A causa del caldo, il giro tra la vegetazione necessitava di una pausa, così gli elefanti si sono immersi nel fiume Ping, dove hanno iniziato a giocare tra di loro con l’acqua, coinvolgendo inaspettatamente anche noi che in pochi minuti ci siamo ritrovati a giocare in acqua. Tutto è stato cosi magico e naturale che quel poco di tensione che un animale cosi grosso può dare all’inizio, è sfumato, e ci siamo trovati tutti in acqua a giocare come dei bambini e a fare il bagno insieme. Dopo il bagno gli animali si sono sdraiati per essere coccolati e puliti con la spazzola… cosa che ognuno di noi ha fatto con il proprio elefante… per poi essere riportarti in groppa alla base. La giornata si è conclusa dopo circa 4 ore di cammino insieme e un tramonto da favola”.

La Thailandia è un luogo dove la natura, gli animali e gli esseri umani formano un tutt'uno armonioso.