(KIKA) - MILANO - Tori Amos ha incantato i fan giunti a vederla al Teatro degli Arcimboldi di Milano per la promozione di Native Invader, il nuovo disco appena uscito.
Superata la crisi dei cinquant’anni tra i dubbi e le inquietudini del predecessore Unrepentant geraldins, la cantante ha messo mano ai conflitti che le pesavano sul cuore per parlare dei problemi di salute di sua madre - rimasta paralizzata tempo fa - e della società americana dopo l’approdo alla Casa Bianca di Donald Trump.
Il tutto legato con quel sottile filo di malinconia divenuto uno dei suoi marchi di fabbrica. La cantante americana è ancora la cornflake girl dai capelli ramati di From the Choirgirl Hotel, ma con molta più consapevolezza. E i sostenitori se ne sono accorti.