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Venezia - martedì, 5 Settembre 2017
Venezia 74, Jim Carrey è tornato: onesto e commovente
L'attore ha presentato Jim & Andy, documentario sulla creazione del film Man on the Moon.
Jim Carrey - Venezia - 05-09-2017 - Venezia 74, Jim Carrey è tornato: onesto e commovente

(KIKA) - VENEZIA - “Spendiamo la nostra vita alla ricerca di àncore: “Sono italiano! Ehi, sono questo!”. Il fatto è che non esisti. Non sei altro che idee. Noi prendiamo tutte queste idee e le mettiamo insieme, creando un personalità che indossiamo nella vita ma non è quello che siamo perché siamo niente... Ed è un dannato sollievo”.

È solo un estratto, ma rende l'idea, della conferenza stampa di Jim Carrey, a Venezia per presentare il documentario Jim & Andy: The Great Beyond, diretto da Chris Smith, sulla storia della creazione del film Man on the Moon, il racconto della vita del comico americano Andy Kaufman.

Nel documentario Jim Carrey commenta il periodo della sua vita in cui si è spogliato di se stesso per lasciare spazio, tutto quello disponibile, al comico e alle sue maschere, fino a dimenticare chi fosse veramente:

"È stato un film di successo anche al botteghino ma non solo - ha ricordato l'attore - Per me è importante che i personaggi vengano rispettati. Guardandolo, le persone hanno dimenticato Jim e hanno visto Andy e questa è la cosa più importante”.

E poi ancora: "È gratificante per me quando qualcuno riesce a vedere nel mio lavoro qualcosa in più del "fare facce". The Mask, significa qualcosa. Se mi lasci ti cancello, significa qualcosa. Tutti i miei film, tutto quello che ho fatto è stato un percorso spirituale per me e significa qualcosa. Non scelgo cose a caso perché ho bisogno di una scusa per fare facce".

Nella sua versione più onesta e trasparente, l’attore racconta questo incredibile viaggio che l’ha portato al successo mondiale in pellicole come The Mask, The Truman Show, Scemo più scemo e Se mi lasci ti cancello:

“Volevo diventare una star”, racconta nel documentario, commentando poi come il raggiungimento di tale obiettivo lo abbia fatto sentire vuoto, piuttosto che felice.

“Tutto quello che so è che io volevo distruggere Hollywood, non esserne parte, prendere in giro chi pensa di aver capito tutto della vita. Per farlo non devi andare lontano: l’obiettivo è l'onestà. Nelle città delle maschere, molti di noi ne indossano una e quando qualcuno diventa autentico diventa molto difficile per gli altri indossarle, perché li riconosci subito".

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