martedì, 5 Febbraio 2013

Editoriale: le ragioni che stanno dietro a una notizia

di Andrea Carugati
Fare giornalismo, la verità sulla genesi dell'inchiesta Grillo


"La nostra unica ambizione è fare giornalismo. Siamo liberi, siamo indipendenti, non abbiamo padroni, non abbiamo amici da proteggere né nemici da attaccare, non siamo politicamente coinvolti e siamo editori puri. Questa è Kika. Chi scrive, pur essendo abbastanza giovane, ama e pratica questa professione da troppi anni per non essere cosciente delle logiche che a volte la rendono inefficace, partitica, faziosa, fuorviante, quasi delinquenziale, strumentale agli interessi di chi la possiede contro la natura stessa della professione. La nostra logica è semplice, classica: c'e' una notizia e va raccontata. Senza censure, senza paure, senza pensare ai propri interessi o quelli di altri gruppi di potere. Il lettore è re. Punto.

Ora, è normale, molti penseranno che questo scoop, che potete leggere anche sulle pagine di Vanity Fair, sia un attacco a Beppe Grillo, o al Movimento Cinque Stelle, animato da chissà quale personaggio diabolico con l'unica intenzione di screditare Beppe Grillo, e porre un ostacolo alla sua rivoluzione civile: ebbene no, non lo è.
Chi scrive ne apprezza l'operato e le battaglie e, seppure ancora indeciso su chi votare, lo tiene in altissima considerazione ed è stato uno dei primi ad iscriversi al suo blog, pur senza appartenere a nessun movimento politico, come si addice a un giornalista che vuole restare indipendente. Nessun attacco, dunque, e saremmo onestamente dispiaciuti se queste rivelazioni favorissero 'la vecchia politica', ma per noi si tratta solo di una verità che viene fuori dopo tanto tempo.
Magari non vi interesserà saperlo, ma quando in riunione di redazione ne abbiamo parlato per la prima volta, la domanda era: Grillo l'avrà adottata, quella bambina? Se così fosse stato, l'avremmo raccontato, e oggi coloro che abbiamo fatto arrabbiare si starebbero complimentando.
Animati dalla curiosità, abbiamo dato il via alle ricerche: per mesi la pugnace collega Chiara Bruschi, sostenuta da tutta la nostra redazione, ha sbattuto contro un muro di riservatezza. Poi, seguendo il principio che tempo e pressione trasformano il carbone in diamanti, eccola trovata. Cristina, l'unica superstite, ora giovane mamma. La sua storia, raccontata con ritrosia - e raccontata, lo voglio sottolineare, GRATIS -, si è rivelata diversa da come l'avremmo immaginata. Ma è una storia che non ci poteva lasciare indifferenti o distrarre dal nostro modo di concepire l'informazione: ricerca di conferme - documenti, prove, sentenze, interviste, incroci, verifiche - e condivisione dei risultati.
"Solo" giornalismo, dunque, ciò che facciamo a Kika e che ora da qualche giorno potrete vedere e valutare direttamente sul nostro sito.

E che questa storia vi piaccia o no, che siate arrabbiati o meno, noi l'abbiamo raccontata. E' la vita. Noi raccontiamo la vita: che è uno spettacolo.