Interviste
 
In Resta anche domani interpreta un'anima sospesa fra la vita e la morte
Chloe Grace Moretz è giovane donna straordinariamente convincente nei panni dell'adulta, che parla di femminismo, di morte, di scelte, di uguaglianza, di educazione con l'agilità e le conoscenze che di solito arrivano solo con l'età. Niente sorprese però. In fondo capita spesso a Hollywood che i giovani maturino molto in fretta, e in certi casi con conseguenze terribili, ma nel suo caso il fenomeno è ancora più evidente, tanto più evidente quando si osservano le parti che ha interpretato e in particolare quella di Mia, la protagonista di Resta anche domani, ora sugli schemi in Italia, il film tratto dall'omonimo romanzo di Gayle Foreman, dove una ragazza si trova coinvolta in un incidente. Dopo avere perso quasi tutta la famiglia, e ridotta in coma, vive un'esperienza extrasensoriale sospesa tra la vita e la morte, dove è capace di osservare ciò che accade nel mondo ed è cosciente di dovere prendere una decisione importante: lasciarsi andare verso la luce oppure scegliere di tornare alla vita e alle sue ombre.

Non il solito film da teenager e non il solito ruolo da teenager.

Lei resterebbe?

Ora, non voglio dire che mi piacerebbe affrettare l'arrivo di quel giorno, ma non credo che la morte sia l’esperienza più terrificante tra tutte quelle possono capitare ad un essere umano. Ad esempio, se sapessi che una volta morta incontrerei le persone care che ho perso, credo che sarei felice di rivederle. Non so. Sono cose molto complesse e non vorrei essere fraintesa.

Quale sarebbe la sua motivazione per restare tra i vivi?

So che è banale, ma direi la mia famiglia. E' la cosa più importante che ho. Comunico con loro quotidianamente. Non saprei cosa fare senza di loro e la mia vita sarebbe orribile. Sì, credo che resterei per loro.

Come si fa a interpretare una parte così alla sua età? Senza avere vissuto molte delle sensazioni, esperienze, sentimenti e tragedie che la vita le deve ancora regalare?

E' vero, non ha ancora avuto la possibilità di avere quel tipo di profondità o di esperienze nella mia vita e mi era già accaduto con altri ruoli. E' pura recitazione, ho dovuto inventare di sana pianta, visto che non posso pescare dalle mie esperienze del passato dal momento che non ne ho tanto.Mi dica la verità, ogni tanto non le piacerebbe essere una teen come tutte le altre?

Sono metà e  metà. Quando sono con le mie amiche mi lascio andare e divento una diciassettenne normalissima e non mi imbarco in conversazioni serie o temi particolarmente impegnativi. Però  provo molto gusto nel potere essere capace di conversare di cose serie e di essere in grado di relazionarmi senza paure con gli adulti, cosa che in molti alla mia età non riescono  a fare. Sono fortunata perché sono cosciente di queste cose e riesco a vivere entrambi i ruoli e a farlo con naturalezza, anche troppa a volte.

Troppa?

Allora: in passato ero una ragazza molto timida, poi mi sono detta "ma chi se ne frega di cosa pensa la gente, mica stanno tutti a guardare te, no?". Quindi mi sono sciolta e oggi di solito sono quella che a una festa balla per prima e porta gli altri in pista, sono quella che rompe il ghiaccio e favorisce la conoscenza tra gli amici e ogni tanto mi lascio proprio andare e mi rendo ridicola, ballando come una matta o facendo cose buffe. Poi trovo il video su YouTube mi vergogno tantissimo, e mi dico che allora qualcuno che guardava c'era.

Famosa come è ci sarà sempre qualcuno che guarda, qualcuno che spia, qualcuno che la vuole vendere...

Lo so, l'ho già imparato, e trovo assurdo  e antico che la gente sia interessata a cosa faccio, chi vedo, come lo vedo, cosa indosso, cosa mangio. Dovrebbe essere solo interessata a come lavoro, no? In ogni caso ho dovuto imparare a non fidarmi di nessuno: continuano a uscire storie su di me, a volte da "fonti vicine", come dicono i giornali e io mi difendo e mi diverto, anche se malignamente, confidando storie finte alle persone di cui dubito l'integrità, e poi a seconda delle storie che escono le affronto.

E?

E niente. Dico loro che sono dei ratti maledetti, delle spie schifose, le allontano e mi sento straordinariamente bene, come un investigatore privato che risolve un caso. Non mi fido di nessuno tranne che della mia famiglia e dei miei amici di sempre.

Un prezzo alto da pagare, non trova?

Sarebbe molto peggio non potere fare ciò che amo fare. E quindi non mi dispiace sacrificare questo aspetto e non potermi fidare di certe persone. O meglio, mi dispiace ma mi dispiacerebbe più non inseguire il mio sogno, la passione che ho avuto la fortuna di scoprire senza conoscerla, e la mia felicità

Cosa è l'amore per lei?

L'amore a questa età e governato dall'incertezza. Non sai se va bene essere te stessa, non sai se l'altro ti accetta se sei te stessa.  E poi quando sei giovane non hai barriere e non ti poni limiti nel dare, fino a dare tutto di te troppo in fretta. E poi rimani che non hai più niente da dare. Quando cresci invece capisci che ci sono pezzi di te che sono solo per te, che ci sono cose che devi tenere celate, perché non sono da condividere. E da giovani è molto difficile comprenderlo.Ha fretta di crescere? Guidare, bere, tutti i casini e le avventure degli adulti?

Avrò diciotto anni tra sei mesi. E in Europa sarò maggiorenne. Non che cambi molto ma insomma: è comunque un traguardo.  E più che per guidare e bere mi piacerebbe essere più adulta per recitare in parti diverse che ora non mi fanno fare: ''perché inadatte a una ragazzina". Ci sono ruoli bellissimi che non posso interpretare ed è un’altra cosa che mi annoia molto.

Che cosa l'appassiona, recitazione a parte?

Il femminismo.

Il femminismo? Alla sua età?

Sì, mi piacerebbe fare scoprire alle ragazze che cosa è il femminismo e fare capire loro che non è una questione di avere più potere degli uomini o una questione di rivalse, ma una questione di eguaglianza, pari diritti e pari opportunità. Uguaglianza: anche gli uomini hanno bisogno di essere aiutati esattamente come le donne.

Non c'è uguaglianza al momento?

Ma no, certo che no. Solo l'altro giorno la Casa Bianca ha diffuso dati davvero preoccupanti.

Davvero? Ora mi cita uno studio sulla discriminazione sessuale pubblicato dall'amministrazione Obama?

Certo, è importante informarsi.  E lo provano le statistiche che non c'è uguaglianza tra uomini e donne, pensi che in una vita lavorativa, alle stesse condizioni e mansioni, una donna in media guadagna un milione di dollari in meno di un uomo. Se questa è uguaglianza...

Provocazioni a parte, da dove le viene questa passione?

Da mia mamma. E’ una donna straordinaria. Cresciuta nella classe media, ha affrontato un cancro, ha perso un figlio, tutti i soldi, il matrimonio. Ma è sempre stata forte e coraggiosa e ha sempre combattuto per i suoi diritti.  E mi ha ispirato molto anche Hillary Clinton, un'alta donna con grande forza interiore. Sono convinta che la nostra generazione abbia l'obbligo di essere più attiva  delle precedenti per fare cambiare le cose.

Crede nella felicità o nella ricerca della felicità?

Entrambe. E credo che la felicità esista e si possa raggiungere. Io sono felice.

Come si vede da qui a dieci anni?

Spero di essere felice anche a ventisette anni come lo sono ora, sennò anche ora non farei ciò che faccio e se  ad un certo punto non lo sarò più cambierò carriera. In ogni caso tra dieci anni mi immagino dietro a una telecamera a scrivere, dirigere e produrre. E lo voglio ridire, sono convinta che si possa essere felici, che sia un risultato raggiungibile quindi ragazze se avete un sogno inseguitelo e non fatevi obbligare a seguire quello di qualcun altro.

Che cosa cambierebbe, se potesse, per le donne?

Prima dei soldi l'educazione. Sì, prima di tutto l'educazione che è il problema più serio che abbiamo negli Stati Uniti. E' una cosa molto importante e qui grido (e lo grida davvero), la riforma dell'educazione è la cosa più urgente da fare in America e non solo per migliorare la condizione delle donne. Riforma dell'educazione! Riforma dell'educazione! Riforma dell'educazione!
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