giovedì, 19 Maggio 2016

Ryan Reynolds: “Deadpool? Una questione di cuore lunga 11 anni”

di Redazione
"Ringrazio Dio per Internet e per i fan. Sono stati loro a spingere per vedere Deadpool".


LOS ANGELES - Per portare Deadpool in vita ci ha messo più di dieci anni ma ora gode Ryan Reynolds nel gustarsi l'incredibile successo che il supereroe in maschera meno eroico e più anticonvenzionale di tutti ha fatto registrare nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, sfiorando la stratosferica cifra di 800 milioni di dollari.

"In pochi avrebbero scommesso che avrebbe avuto successo: infatti per girarlo ci hanno dato 47 dollari e una borsa di birilli", scherza l'attore, ma neppure troppo visto che per molti anni non ha trovato nessuno disposto a produrre il suo progetto: "Per me è una questione di cuore che va avanti da undici anni - spiega l'attore - Come avere una relazione burrascosa, arrivi all'altare, ti lasci all'altare, poi arrivi di nuovo all'altare, ma ti lasci di nuovo. Una di quelle storie un po' frustranti, ma alla fine siamo arrivati all'altare e ci siamo sposati".

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"Ringrazio Dio per Internet e per i fan - prosegue Reynolds - Sono stati loro a spingere e spingere e spingere per vedere Deadpool sullo schermo e solo grazie a loro gli studios si sono decisi. I fan gli hanno fatto sapere che se avessimo fatto questo film in modo autentico e rispettando il personaggio sarebbero corsi nelle sale".

Poi si sofferma sul personaggio: "Deadpool non è come tutti gli altri, non vuole salvare il mondo, non ha una zia che lo aspetta a casa, non è uno sfigato che diventa un eroe e non è decisamente un buono tradizionale".

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