mercoledì, 31 Agosto 2016

Giorgio Fabbri, da Lucca a Los Angeles per inseguire un sogno

di Redazione
Tra i suoi lavori molte fiction di successo e una web serie prodotta da Gabriele Muccino.


LOS ANGELES – Da Lucca a Hollywood per inseguire un sogno, quello di diventare un giorno un affermato sceneggiatore cinematografico. Giorgio Fabbri, classe 1978, di strada ne ha fatta da quando nel 2000 quel workshop dedicato ad aspiranti storyeditor e produttori gli spalancarono le porte di Mediaset. In Italia, erano anni d’oro per la fiction. “Mi trasferii a Roma per lavorare come editor di script per serie tv di successo quali Distretto di Polizia, Il Papa Buono e Francesca e Nunziata con Sophia Loren”, ricorda Fabbri, una laurea al DAMS, che oggi vive stabilmente a Los Angeles, a due passi dalla Walk of Fame e dalla celebre scritta che campeggia sulle colline di Hollywood.

“Poi sono passato alla produzione: Squadra Antimafia, R.I.S. – Delitti imperfetti, I Liceali, Agata e Ulisse. L’ultimo lavoro prima di lasciare Mediaset è stato Baciamo le Mani – Palermo New York 1958”. Lo show, che poteva vantare nel cast attrici del calibro di Sabrina Ferilli e della compianta Virna Lisi, fece il botto di share. “Chissà come sarebbero potute andare le cose se fossi rimasto in Italia”.



Nell’estate del 2013 la decisione di mollare tutto per tentare il grande salto. Giorgio Fabbri si trasferisce in California, destinazione L.A.. Si iscrive alla USC (University of South California), dove frequenta un corso in Produzione tenuto dal professor Sebastian Twardosz, uno che in carriera ha lavorato anche con Tom Cruise. Lo stesso che qualche mese dopo diventerà il suo manager. Sul campo, la sua avventura losangelina inizia al fianco del regista – anche lui italiano – Bruno Miotto, per il quale scrive sceneggiature da tre anni a questa parte ormai. Il sodalizio funziona e iniziano ad arrivare anche le prime soddisfazioni. We Are All Made Here, lo spot che abbiamo realizzato per il brand Hogan, ha vinto due premi internazionali: il La Jolla Fashion Film Festival, nel 2014, e l’Australian Fashion Film Festival, un anno dopo”.

Ma non è finita qui, perché il video viene selezionato dal prestigioso Vimeo Staff Pick. “È stato proprio grazie a questo successo che siamo riusciti a ottenere i finanziamenti per una web serie, We Are All Made of Stars. Tra i produttori esecutivi c’è anche un certo Gabriele Muccino”. Il progetto è ambizioso e originale: piccoli documentari di persone vere, che fanno mestieri altrettanto veri, girati però in modo che sembrino personaggi di fantasia. Un po’ il contrario di quello che si fa di solito. Tra i protagonisti troviamo Nick Fouquet, nelle vesti del celebre Cappellaio Matto, che però vive e lavora a Venice Beach ma anche la campionessa di surf Alana Blanchard, nei panni della Sirenetta.

Un altro corto – realizzato sempre per il marchio Hogan – intitolato The Heartbreaking Tale of Laurent and Larry viene invece selezionato dalla Triennale di Milano, esposto tra il 2015 e il 2016 accanto a opere di artisti come Giorgio De Chirico e Alberto Burri. E ora? “Ho appena terminato di scrivere la sceneggiatura per un lungometraggio del quale vado molto orgoglioso. La storia si ispira liberamente alla vicenda di una giovane studentessa californiana della Stanford University vittima di stupro, il cui aggressore venne condannato a una pena irrisoria di sei mesi di detenzione. Il tutto però, presentata in chiave Twilight Zone. Sarebbe il mio primo vero film realizzato Oltreoceano”.