lunedì, 6 Febbraio 2017

Timeless e l’eterno – ritrito – mito dei viaggi nel tempo

di Corrado Gigliotti
Due macchine del tempo e i buoni che inseguono i cattivi su e giù per la storia
Una macchina del tempo, un trio di cattivi capitanati dal misterioso Garcia Flynn, che ruba il congegno con l'intento di modificare gli eventi del passato, un trio di buoni che li insegue con la nave prototipo per far sì che la linea temporale degli eventi venga preservata, ed infine.... udite udite!: Rittenhouse, la misteriosa organizzazione segreta (più cattiva dei cattivi) che muove i fili del mondo!

L'idea di base non è delle più originali, profuma tutto di già visto ( giunti all'episodio 14, ormai si teme l'invasione aliena o gli zombie) da Quantum Leap a dr Who sui viaggi del tempo sembra che ci sia poco da inventare, ma ovviamente COME si racconta una storia vale almeno tanto quanto COSA si racconta: questa storia si poteva raccontare un po’ meglio.

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La serie, ideata da Eric Kripke (creatore di Supernatural) e Shawn Ryan (creatore di The Shield), è staya descritta come un action thriller e come tale ha creato grandi aspettative nel pubblico amante del genere, ma Timeless più che senza tempo, sembra spesso fuori tempo (massimo). Lo show appare come pensato, scritto e girato alla fine degli anni Novanta: nella trama è tutto abbozzato, veloce, frenetico, mentre tra i personaggi tutti credono subito a tutto e hanno la soluzione a portata di mano, delineando caratteri psicologici a dir poco semplicistici.

I protagonisti buoni sono il maschio alfa militarizzato Wyatt Logan (Matt Lanter, 90210), l’ingegnere nero un po' goffo Rufus Carlin (Malcolm Barrett, serie tv varie), e la professoressa di storia Lucy Preston (Abigail Spencer, Rectify) …manca solo l’orientale esperto di arti marziali. Fin dal primo episodio viene fortemente suggerito un possibile flirt tra la donna e il maschio alfa, perché c’è un po’ di Voghera anche nelle case di produzione USA.

I tre, senza conoscersi tra di loro, sono repentinamente prelevati per una missione segretissima del governo e accettano quasi subito, senza farsi troppo domande, di salire su di una macchina del tempo come se fosse stato loro proposto un viaggio a Disneyworld.

E proprio come a Disneyworld ogni episodio ci fa rivivere scorci di storia americana ritratti affidandosi perlopiù a cliché appartenenti all'immaginario collettivo della “mitologia” USA, con l'intento immediato a livello narrativo di creare una base appena decente per mettere i protagonisti in pericolo di vita, ma anche con un non troppo nascosto intento pedagogico di focalizzare negli spettatori – si presume una base di teen americani – i momenti salienti della madrepatria. L’intento educativo tuttavia è la parte migliore dello show, perché ci si può divertire a riconoscere personaggi famosi e situazioni critiche, in un gioco stile sliding door su “cosa sarebbe successo se…”

Le descrizioni sulla macchina e le spiegazioni sul suo funzionamento, sui paradossi temporali e tutti i classici argomenti che tanto piacciono ai nerd, vengono liquidati senza grosse spiegazioni usando tre-parole-tre, compresa la classica spiegazione dello spaziotempo tramite “il foglio di carta piegato”, già sentita svariate volte al cinema e tv: ascoltando attentamente si riesce a distinguere Doc Brown piangere in lontananza appoggiato alla DeLorean.

In ogni caso Timeless si può considerare una serie di puro intrattenimento, che non ambisce a diventare punto di riferimento della serialità: ogni tanto ci si diverte, ogni tanto cascano le braccia, sono quaranta minuti di pure relax non memorabili, in cui svagarsi in compagnia a prevedere le possibili soluzioni di sceneggiatura e regia. Vedibile se siete maniaci di paradossi temporali e di what if.

 

 

 

Timeless è una serie televisiva statunitense trasmessa dal 3 ottobre 2016 dall'emittente NBC e dal 11 dicembre 2016 in Italia da Fox

 

Hashtag #ritornoallimperfetto

Voto 6-

 

Corrado Gigliotti

Comunicatore, screen addicted, ha studiato con Carlo Freccero e Felice Rossello, se qualcosa è rimasto tra i neuroni potrebbe valere la pena leggerlo.

gigliocorrado@twitter.com