Musica
venerdì, 22 Luglio 2016

Cinque anni fa moriva Amy Winehouse, l'ultima del Club 27

di Chiara Bruschi
Come Kurt Kobain, Janis Joplin, Jim Morrison e Jimi Hendrix.
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Cinque anni fa, il 23 luglio 2011, il silenzio è sceso al numero trenta di Camden Square, a Londra, dove Amy Winehouse è stata trovata senza vita a soli 27 anni. Pochi minuti dopo la piazza ha accolto fan commossi con fiori, foto e lettere di affetto per la voce più amata del soul che se ne era andata troppo presto. A ucciderla è stata un'overdose da alcol, un tunnel dal quale la star non era mai riuscita a uscire definitivamente, come ha recentemente commentato l'ex marito Blake Fielder-Civil in un'intervista al The Sun:

"Mi aveva telefonato alcuni giorni prima, era il nostro anniversario, ma io le risposi di non chiamare più perché stavo per diventare padre dalla mia nuova compagna Col senno di poi mi sono reso conto di quanto fosse fragile e di averla ferita, così il giorno dopo la chiamai per chiederle scusa. Lei mi disse di essersi tagliata e che era grave. Credo che quel 23 luglio sapesse bene a cosa stava andando incontro", ha poi concluso a sostegno della tesi del suicidio.

 E così anche la stella britannica è entrata quel giorno di cinque anni fa nel macabro circolo degli angeli maledetti, quei 'Forever 27 young' che hanno segnato la storia della musica.

Come Kurt Kobain, trovato senza vita il 5 aprile 1994. morto suicida. Il chitarrista dei Nirvana si sarebbe suicidato con un colpo di fucile. Il condizionale è d'obbligo perché tante sono le teorie secondo cui il cantante sia stato in realtà vittima di omicidio.

Il mistero avvolge anche la scomparsa di Jim Morrison avvenuta il 3 luglio del 71. L'ipotesi più accreditata è che a ucciderlo sia stato un arresto cardiaco ma nessuna autopsia è mai stata. Sono in molti a pensare che il frontman dei Doors abbia messo in scena la sua morte per scomparire dalla scena mediatica e ritirarsi a una vita anonima lontano dai riflettori.

A uccidere il 4 ottobre 1970 la voce femminile più graffiante che ci sia mai stata, quella di Janis Joplin, è stata invece un’overdose di eroina e altre droghe.

Lo stesso anno se ne è andato il coetaneo Jimi Hendrix. Era il 18 settembre quando il celebre chitarrista moriva per soffocamento causato da vomito, sopraggiunto in seguito ad un cocktail di alcool e tranquillanti.

Dobbiamo andare indietro di qualche mese per raccontarvi invece di Brian Jones. Il fondatore dei Rolling Stones è annegato il 3 luglio 1969 nella sua piscina privata. 

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