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martedì, 1 Gennaio 2008

Sharon Stone fa infuriare la Cina

di Redazione
(KIKA) – LOS ANGELES, 28 MAG – I film di Sharon Stone rischiano di essere boicottati in Cina, in seguito alle dichiarazioni dell’attrice che intervistata al Festival di Cannes, aveva infatti definito la tragedia del terremoto a Sichuan un evento “interessante”, accaduto per una sorta di “punizione divina” in risposta alla repressione in Tibet da […]
(KIKA) - LOS ANGELES, 28 MAG - I film di Sharon Stone rischiano di essere boicottati in Cina, in seguito alle dichiarazioni dell'attrice che intervistata al Festival di Cannes, aveva infatti definito la tragedia del terremoto a Sichuan un evento "interessante", accaduto per una sorta di "punizione divina" in risposta alla repressione in Tibet da parte del governo cinese. Sharon Stone aveva azzardato che l'ecatombe del terremoto che il 12 maggio scorso ha sconvolto la Cina causando oltre 70.000 morti, sia stata l'effetto di un "karma sfavorevole". "Dopo aver visto la violenza e il sangue in Tibet - aveva detto l'attrice - mi sono interrogata e non riuscivo a capire. Poi c'e' stato il terremoto e allora mi sono resa conto che si trattava di karma", il principio che nelle filosofie orientali regola la vita dell'universo. Insomma, secondo la Stone il terremoto non sarebbe stato altro che la punizione meritata dai Cinesi per aver soffocato le rivendicazioni dei monaci buddisti. La risposta della Cina non si e' fatta attendere: i giornali, le televisioni e l'opinione pubblica hanno espresso giudizi molto duri nei confronti dell'attrice 50enne e in molti hanno invitato a boicottare lei e i film che la vedono protagonista, rari, a dire il vero. Alcuni hanno replicato che, in base a questa filosofia, anche lo tzunami del 2004 e gli attacchi dell'11 settembre del 2001 dovrebbero essere semplicemente un karma sfavorevole, altri invece hanno detto che persino il Dalai Lama si stara' vergognando per la Stone e che nessuno si puo' permettere di lasciarsi andare a congetture del genere. Si sta alzando un polverone anche in rete: oltre a migliaia di commenti durissimi su YouTube, dove appare il video dell'intervista, ed e' stato creato un sito apposito per lanciare critiche contro la Stone.

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