Dolce&Gabbana chiude le boutique per indignazione
La decisione dei due stilisti dopo la frase dell'assessore Franco D'Alfonso
MILANO - Le boutique di Dolce & Gabbana di Milano oggi restano chiuse per indignazione dopo la querelle con il Comune. Chiuso per indignazione (con tanto di traduzione in inglese) è la scritta che appare in vetrina su grossi cartelli che riportano un articolo di giornale col titolo 'Il Comune chiude le porte a D&G'.
A scatenare l'ira dei due stilisti italiani, una frase detta dall'assessore alle Attività produttive del Comune di Milano, Franco D'Alfonso : "La moda è un'eccellenza nel mondo ma non abbiamo bisogno di farci rappresentare da evasori fiscali".
Qualche mese fa infatti Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono stati condannati a un anno e otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena, per la presunta evasione di 200 milioni di euro.
A scatenare l'ira dei due stilisti italiani, una frase detta dall'assessore alle Attività produttive del Comune di Milano, Franco D'Alfonso : "La moda è un'eccellenza nel mondo ma non abbiamo bisogno di farci rappresentare da evasori fiscali".
Qualche mese fa infatti Domenico Dolce e Stefano Gabbana sono stati condannati a un anno e otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena, per la presunta evasione di 200 milioni di euro.