Cronaca estera
mercoledì, 21 Agosto 2013

“La Bulgaria si scusa”: 45 anni fa la Primavera di Praga

di Chiara Bruschi
La scritta sul momento dell'esercito dei Soviet: ignoto l'autore
SOFIA - Quarantacinque anni fa, il 20 e il 21 agosto 1968, i carri armati dell'esercito russo e degli stati alleati del Patto di Varsavia entravano a Praga, capitale dell'allora Cecoslovacchia, per reprimere il processo di autonomia e liberalizzazione politica guidato dal leader riformista Alexander Dubcek. Iniziò così un periodo di vera e propria occupazione da parte dell'Urss, che mirava, in piena guerra fredda, a impedire qualunque autonomia o distacco dei propri paesi satelliti dal governo centrale di Mosca.

In ricordo di questo atto di forza, a cui anche la Bulgaria prese parte, Sofia si è risvegliata con un monumento dedicato all'esercito dei Soviet completamente ricoperto di spray rosa. Ai piedi dei soldati una scritta recita: "La Bulgaria si scusa". L'autore del gesto non ha lasciato alcuna firma e le autorità non hanno reso noto alcun particolare sulla sua identità.