Cinema e TV
mercoledì, 16 Ottobre 2013

Rocco Papaleo: il mio primo prete, il lieto fine e i pregiudizi

di Chiara Bruschi
Seconda volta regista con Una piccola impresa meridionale che esce il 17 ottobre
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MILANO - Si intitola Una piccola impresa meridionale il secondo film da regista di Rocco Papaleo, pellicola che uscirà il 17 ottobre nelle sale italiane. Don Costantino è un prete "spretato" che ha deciso di lasciare l'abito talare per amore di una donna che lo ha abbandonato subito dopo. Di ritorno al piccolo paese della Basilicata che lo aveva visto nascere, l'ex parroco si trova a fare i conti con altri personaggi in estrema difficoltà: la sorella è scappata con un amante misterioso, il cognato (Riccardo Scamarcio) subisce in silenzio gli scherni da "cornuto", una prostituta in pensione (Barbora Bobulova) lotta contro il pregiudizio della sorella mentre la madre del don è furiosa per la vergogna.

In comune, questi personaggi in cerca di solitudine, hanno una cosa: il rifugio. Si tratta di un faro che sta per cadere a pezzi e loro si ritrovano tutti qui, per stare lontano dai pettegolezzi e ricominciare una nuova vita. Ci riusciranno? Il finale, di cui non possiamo ovviamente dire nulla, è inaspettato: " Ci piacciono così i finali - ha detto Papaleo in un incontro stampa nel sottolineare il realismo della sua scelta - credo che un lieto fine un po' mortificato sia ancora più forte di un vissero felici e contenti".

Scopri le curiosità sul film raccontate dagli attori:

Rocco Papaleo: "Quando il prete mi mise in castigo"

Barbora Bobulova: "Il gesso alla gamba? Tutto vero! Me la ruppi sul serio"

Rocco Papaleo: "Erica Mou? Mi sono dato la zappa sui piedi!"