Musica
lunedì, 28 Ottobre 2013

Addio a Lou Reed, una vita da poeta del rock

di Alessandro Cona
Con i Velvet Underground e da solista,lascia il segno nella storia della musica
L'araba fenice del rock, Lou Reed, si è spento a 71 anni, in seguito alle complicazioni di un trapianto di fegato.

L'artista, nato nel 1941 da una famiglia ebrea borghese, ha fatto dello scandalo la sua missione sin da quando negli Anni '60, introdusse nel rock il concetto di diversità, le storie legate ai reietti, ai tossici e agli omosessuali.

Nel '66 incontrò Andy Warhol con il quale creò i Velvet Underground, band capace in soli quattro anni di entrare nel gotha della musica, con pietre miliari come Sweet Jane, Venus in Furs e Pale Blue Eyes.

Dopo l'addio ai Velvet in molti lo dettero per finito, destinato a morire giovane come molti suoi colleghi, per via del suo conclamato abuso di eroina.

Non solo questo non successe, ma Reed  fu un grado di sfornare altri capolavori da solista: Berlin, Coney Island Baby e Transformer, all'interno del quale spiccano Perfect Day e Walk On The Wild Side. Proprio questo brano è considerato il suo cavallo di battaglia, capace di far sognare anche in questo momento i suoi fan più accaniti. Coloro cioè vorrebbero Lou non morto, ma semplicemente passato a quel lato selvaggio del mondo che lo rese un'icona della musica.