Cronaca Italiana
martedì, 17 Giugno 2014

Stragi in famiglia: quando a uccidere è un parente

di Redazione
Sarah Scazzi, Samuele Lorenzi e le piccole Lindsey, Casey e Simona
(KIKA) - MILANO - Nell'ultimo decennio (2003-2012) in Italia sono stati compiuti 1.838 omicidi volontari in famiglia, con una media annua di 184 vittime (una ogni 2 giorni).

Nella classifica degli delitti volontari, secondo una ricerca Eurispes, al primo posto in Lombardia ci sono proprio quelli compiuti in famiglia (82 vittime, pari al 47,1% delle vittime dell'area).

Ecco i casi di omicidi domestici che hanno sconcertato maggiormente l'opinione pubblica:

tra i più eclatanti ci sono l'omicidio del piccolo Samuele Lorenzi, ucciso dalla mamma Annamaria Franzoni a Cogne, almeno secondo la legge visto che la donna non ha mai confessato;

la morte violenta di Sarah Scazzi ad Avetrana, per la quale sono in carcere tuttora la cugina Sabrina Misseri e la zia Cosima;

l'omicidio della mamma e del fratellino di Erika a Novi Ligure, per mano della stessa ragazzina e dell'allora fidanzatino Omar;

infine, alcune settimane fa, ricordiamo la tragedia avvenuta a Lecco, dove Edlira, lasciata dal marito, ha ucciso le sue tre figlie Lindsey di 3 anni, Casey di 10 e Simona di 13.