Ustica: la verità a pezzi
venerdì, 27 Giugno 2014

Luisa e Tiziana Davanzali: “L’Itavia tornerà a volare”

di Redazione
Parlano le figlie del patron della compagnia, fallita in seguito alla strage
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Video di Chiara Bruschi - Massimo Rosi
Per le foto d'epoca si ringrazia il sito dell'associazione Noi dell'Itavia www.noidellitavia.it

di Chiara Bruschi e Massimo Rosi

BOLOGNA - ESCLUSIVO - Attorno alla strage di Ustica ci sono ancora molti misteri ma nella vita di Luisa e Tiziana Davanzali, figlie del patron della compagnia aerea Itavia che fallì poco dopo la caduta del DC9, c'è una certezza giuridicamente riconosciuta: il loro padre Aldo, che per la compagnia aveva dato tutto, è una vittima dello Stato e ora gli verrà finalmente resa giustizia. "Hanno affondato l'Itavia incolpandola di guasto o scarsa manutenzione. Nostro padre viveva per l'Itavia e i suoi dipendenti lo ricordano bene. Ora tutti sanno che non ha avuto alcuna responsabilità nel disastro e che è stato rovinato insieme a tutti i suoi dipendenti per gli errori di altri. Ma noi non ci arrendiamo: ora che abbiamo ottenuto giustizia vogliamo realizzare il nostro sogno: l'Itavia tonerà a volare".

Antonio Bovolato, fondatore dell'associazione Noi dell'Itavia che riunisce tutti gli ex dipendenti della compagnia si sta dando molto da fare per organizzare incontri con ex colleghi di tutta Italia: "Eravamo come una famiglia, la prima compagnia privata a volare nei cieli italiani e ci stavamo preparando per il voli intercontinentali. Una ventata di aria fresca negli anni '70. Eravamo pieni di entusiasmo". Fino al 27 giugno 1980, quando il futuro dell'Itavia si è inabissato nelle acqua vicino a Ustica, insieme ai suoi 81 passeggeri. Ma oggi, a distanza di 34 anni, la storia dell'Itavia continua.

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Video di Chiara Bruschi - Massimo Rosi