Musica
venerdì, 27 Giugno 2014

Essential, il nuovo lavoro discografico del Maestro Mastrini

di Tiziano Marino
L'album sovrappone alle sonorità pianistiche quelle di un'orchestra d'archi
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(KIKA) - A circa un anno di distanza dall’uscita di Fly, la cui distribuzione discografica è ancora attiva, il Maestro Maurizio Mastrini ci presenta una grande novità stilistica con il nuovo lavoro dal titolo Essential.

Questa ultima fatica è un'evoluzione musicale della sua produzione compositiva, una sorta di variazione sul tema che vede sovrapporsi alle sonorità pianistiche quelle di un'orchestra d’archi.

Il titolo Essential è un po' l’emblema della ricerca interiore a cui il Maestro ha abituato i suoi fan: l’essenziale, frutto di emozioni a tutto tondo, con una variante importante, il suono pianistico sarà un vero e proprio intreccio sonoro con gli archi, un lavoro curato da un prestigioso direttore d’orchestra italiano fresco vincitore del Premio De Sica qual è il Maestro Flavio Emilio Scogna.

Il disco, una sorta di "the best” della produzione artistica di Mastrini vede la rilettura dei brani più significativi e l’inserimento nel disco di due pezzi inediti.

Tango Clandestino è diventato il brano di Papa Francesco, in assoluto la prima dedica che un artista ha donato al Pontefice. Infatti, ci racconta Mastrini: "Proprio la sera della sua elezione quegli occhi un po’ spaventati ma pieni di speranza mi hanno ispirato nella scrittura del brano". In questa versione acquista notevole dinamismo con sonorità che si avvicinano ancora di più il carattere alla Piazzolla.

Terra!! è il brano newyorkese che ha rappresentato il viaggio. Poi ancora Essential, brano minimalista per eccezione: una “spremuta” di sensazioni vere, emozioni reali. Carezze è l’inno delle piccole cose, come lo definisce Mastrini: "Gli attimi - spiega - costituiscono gli atomi nella nostra vita e dobbiamo essere pronti a coglierli altrimenti cosa sarebbe la materia senza gli atomi oppure la vota senza gli attimi?". Fly è il brano della fantasia, del sogno: "Scrivendolo mi sono immaginato il classico impiegato un po’ schiavo della routine, che arrivando svogliatamente in ufficio, appena accende il computer si trasforma in una grande aquila e inizia a volteggiare libero in cielo". Una vera "chicca" sentimentale, quasi a evocare amore La Stagione dell'Amore, una vera e propria colonna sonora.

Primavera...La Rinascita, Baba Yaga, i dispetti della strega birichina si sono evoluti anche sugli archi. Malinconia e a chiusura del disco due brani inediti: Riflessi e Il Pianista.

A quest’ultimo brano, dice Maurizio, "sono molto affezionato, è curato nei dettagli è un brano in bianco e nero", così lo definisce, come in bianco e nero è stato il capolavoro cinematografico The Artist. "Rappresenta la mia vita da pianista. Inoltre vuol essere un brano emblema sulla 'moda' che si è creata di essere e diventare pianista. Dopo il meritato successo dei grandi compositori Allevi ed Einaudi si è diffusa la moda di autoproclamarsi pianisti, anche da parte di persone che hanno preso poche lezioni di pianoforte. Essere pianista è un'arte molto accurata, lo si diventa dopo anni anni di studio massacrante, saper suonare solo le note che si trovano scritte non vuol dire essere pianisti e questo discorso vale soprattutto per rispetto di quella categoria di artisti che suonano la musica classica e passano ore e ore su passi tecnici di assoluta difficoltà. Tornando a Il Pianista - prosegue Mastrini - Sono io da piccolo che rincorro il mio sogno, dai primi passi musicali nell’officina di mio padre, a tutti quei successi e concerti che tenevo nei teatri. Con la mia fantasia erano gli ingredienti per poter far sopravvivere il mio sogno in un piccolo borgo di provincia, dove non c’era un teatro. Non c’era nulla che poteva far parte del mio mondo".

A supporto del lancio del disco un Tour, che porterà il Mastrini a esibirsi in una trentina di località, sia in Italia che all’estero.