Nancy Motes: “Depressione causata dalla famiglia”
Nuove lettere della sorella suicida di Julia Roberts
LOS ANGELES - ESCLUSIVO - Sono passati quasi quattro mesi dalla morte di Nancy Motes, sorella di Julia Roberts, ma le polemiche legate al suo suicidio sono ben lungi dall’essersi placate. Il fidanzato della ragazza, infatti, che si è tolta la vita assumendo una dose molto elevata di droghe, ha reso pubbliche alcune lettere scritte da Nancy poco prima di morire. In queste ultime memorie, la sorella di Julia Roberts punta il dito contro la famiglia e, ancora una volta, contro l’attrice: “Mia madre e i miei parenti mi hanno portato a uno stato di profonda depressione. Ho sofferto di questa malattia per tutta la mia vita, anche se non è mai stata così dura come in questo perido. Scoppio a piangere ogni mattina perché mi sveglio.”
“So che questo avrà delle conseguenze su di te – ha scritto rivolgendosi al fidanzato - e non potrò mai scusarmi a sufficienza. Sono stata molto fortunata ad averti come amico e come vero amore. Ti porterò con me per sempre”.
Alcuni mesi prima di morire Nancy aveva rilasciato interviste contro la sorella, additandole di averla sempre presa in giro ed emarginata perché “troppo grassa”. Questa la replica di Julia Roberts in un’intervista al Washington Post, quindici giorni dopo il suicidio di Nancy:
“Non ci sono parole per spiegare cosa ha passato ciascuno di noi in questi 20 giorni – aveva detto Julia – non vuoi mai che succeda niente di male a nessuno, ma ci sono così tante cose dolorose tragiche e inspiegabili in questo mondo. Ogni situazione è una sfida e dobbiamo trovare una strada per affrontarla, noi come famiglia. È molto difficile esprimere sentenze essendo fuori dalla mia famiglia”.
“So che questo avrà delle conseguenze su di te – ha scritto rivolgendosi al fidanzato - e non potrò mai scusarmi a sufficienza. Sono stata molto fortunata ad averti come amico e come vero amore. Ti porterò con me per sempre”.
Alcuni mesi prima di morire Nancy aveva rilasciato interviste contro la sorella, additandole di averla sempre presa in giro ed emarginata perché “troppo grassa”. Questa la replica di Julia Roberts in un’intervista al Washington Post, quindici giorni dopo il suicidio di Nancy:
“Non ci sono parole per spiegare cosa ha passato ciascuno di noi in questi 20 giorni – aveva detto Julia – non vuoi mai che succeda niente di male a nessuno, ma ci sono così tante cose dolorose tragiche e inspiegabili in questo mondo. Ogni situazione è una sfida e dobbiamo trovare una strada per affrontarla, noi come famiglia. È molto difficile esprimere sentenze essendo fuori dalla mia famiglia”.
