Cronaca Italiana
venerdì, 15 Gennaio 2016

Alle elementari si insegna il rumeno

di Luca Mottaran
Il dirigente Riccardo Agresti: "Il corso è nato per aiutare l'integrazione tra bambini".


ESCLUSIVO - LADISPOLI - Ha suscitato molto scalpore la scelta del preside e dirigente Riccardo Agresti di istituire il corso di lingua, cultura e civiltà rumena, per almeno un'ora alla settimana, all'interno della didattica dell'Istituto comprensivo (scuola elementare) Corrado Meloni di Ladispoli.

Il progetto è stato finanziato dal governo della Romania e l'obiettivo è una maggiore integrazione e comprensione reciproca tra gli italiani e i migranti di origine rumena.

Date anche le critiche ricevute da molti genitori, che forse avrebbero preferito che i propri figli studiassero altre materie, siamo andati a trovare Riccardo Agresti e una parte del corpo docenti.

Per Agresti, in un territorio in cui il 20% della popolazione parla lingua rumena, il corso potrebbe portare benefici al corpo sociale in generale, oltre che per i bambini: "Questa iniziativa serve ai bambini per poter conoscere meglio il proprio compagno di banco, sul perché ha certe idee e modi di fare. E questo deriva anche dalla cultura di origine".

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Per Agresti questo corso dovrebbe aiutare i bambini a un'apertura mentale: "L'uomo ha una paura ancestrale per tutto quello che non conosce. E' un meccanismo di difesa. Se il prossimo lo si conosce, lo si comprende, c'è una maggior possibilità di fratellanza e di amicizia. Con la conoscenza di una cultura vicino a noi, in questo caso di banco, permette di minare le basi della paura che c'è tra un uomo e un altro, tra un individuo e un altro individuo. Significa portare la pace".

Per l'insegnante Cinzia Caligiuri è importante insegnare il rumeno ai bambini: "È un'opportunità per tutti. A Ladispoli vive una grande comunità rumena. I bambini italiani sentono questa lingua ma non la capiscono. Questo corso è un modo per aiutare l'integrazione".

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