Cronaca Italiana
mercoledì, 24 Febbraio 2016

Addio Maestro: l’ultimo commosso saluto a Umberto Eco

di Redazione
Significative le parole di Benigni: "Persone come lui servono in terra, non in cielo".


MILANO - Il Castello Sforzesco di Milano è stato il teatro ideale dell'ultimo commosso saluto a Umberto Eco, scrittore di fama mondiale morto pochi giorni fa a 84 anni.

Moltissime le personalità dello spettacolo presenti, ma tantissime sono state le persone comuni che hanno reso omaggio al semiologo scrittore di Il Nome della Rosa, uno dei libri italiani più conosciuti in tutto il mondo.

Il primo a parlare, il sindaco di Milano, Guliano Pisapia, l'ha ringraziato "per aver scelto di vivere a Milano e aver mostrato al mondo la grandezza di questa città, nel suo saper essere accogliente e solidale".



A intervenire tra gli altri, il regista e attore premio Oscar Roberto Benigni: "Le persone come lui servono in terra, non in cielo".

Tra i momenti più toccanti della cerimonia c'è stato sicuramente l'intervento del quindicenne Emanuele Eco, il primo nipote, figlio di Stefano Eco: "Mi hanno sempre chiesto, caro nonno, che cosa provavo ad essere nipote di un uomo così grande. E io non sapevo bene spiegare. Oggi, ripensando a tutto quel che mi hai regalato, i nostri viaggi, i libri, la musica, le parole crociate fatte assieme, ecco, oggi, lo capisco e lo trasmetterò a mio fratello Pietro, a mia cugina Anita. Mi ha riempito di orgoglio essere tuo nipote".