Curiosità
venerdì, 26 Luglio 2019

Azzardo e cinema, i film di casinò che hanno fatto la storia

di Redazione
Tantissimi film tra azione e thriller, amore e polizieschi. Il gioco ispira il cinema.


 

(KIKA) - MILANO - Il progresso tecnologico ha reso il mondo del gambling una vera e propria prateria in cui sviluppare, provare, creare sempre nuove soluzioni. Un esempio virtuoso, in questo senso, è l’evoluzione grafica e sensoriale delle slot VLT e dei casinò games che si presentano all’utenza sempre più dinamici, divertenti e attraenti. Se questo è possibile è grazie anche ad un particolare connubio tra mondi solo apparentemente distanti.

Stiamo parlando del gioco, ovviamente, e del cinema. Dall’horror all’avventura, passando per l’azione al thriller, pellicole, film, serie tv finiscono per diventare scenografia, trame e sfondi di tantissimi giochi virtuali. Un processo che vuole soprattutto stuzzicare il divertimento dei giocatori, rendere più simpatica a e coinvolgente l’esperienza di gioco. Ma questo rapporto non è solo unidirezionale: anche il mondo del casinò ha influenzato la scrittura di trame cinematografiche.

Soldi, intuizioni, slot e casinò sono argomenti privilegiati di tantissimi film, di tante pietre miliari del grande schermo. Come, ad esempio, The Cooler, regia di Wayne Kramer, del 2003. Parla della storia dell’ambiguo, Bernie Lootz, di mestiere, appunto, Cooler ovvero il “raffreddatore”. Il suo compito è quello di far perdere i clienti alla sala giochi ed è stipendiato per farlo. Deve stare attento però a non superare mai la soglia di pericolo: i giocatori non devono perdere più del necessario e continuare, un minimo a guadagnare. Tutto sembra andare per il verso giusto fino a quando Lootz non si innamora di una cameriera. Film stupendo, girato tra Las Vegas e Reno, con tre milioni e mezzo di spese per gli effetti speciali.



Grandissimo successo anche per 21, film del 2008 di Robert Luketic, con protagonista Ben Campbell, studente formidabile ma pieno di problemi economici. Conosce il professor Mickey Rosa, che sa come sfruttare le sue infinite qualità matematiche: lo inserisce in un gruppo di ragazzi “particolari”, che ogni fine settimana si reca a Las Vegas per vincere tutto quello che c’è da vincere.

Il gioco si presta benissimo alla stesura di film e di storie. Secondo gli esperti di cinema è proprio il focus sulla “vincita” a creare suspence e adrenalina nello spettatore, che resta letteralmente incollato allo schermo in un ‘sali e scendi di emozioni’. Inoltre, il mondo dei casinò si legano bene ad altri universi: il mondo della malavita, l’azione, le relazioni amorose, le storie di riscatto sociale, i giovani prodigio.

Capolavoro del suo genere è senza dubbio Ocean’s Eleven, film del 2001 targato Steven Soderbergh. Protagonista è Danny, accusato di truffa aggravata e rapina, che dopo aver scontato la pena esce dal carcere e contatta l’amico di sempre, Rusty Ryan. I due hanno un piano: depredare i tre più importanti casinò di Las Vegas. Altri film da non perdere sono Colpo Grosso e La doppia vita di Mahowny ma anche il cinema italiano ha creato piccole perle legate al gioco.

Non ci saranno casinò, ma la serie di film Febbre da Cavallo sono un cult di questo genere. Il primo è del 1976 ed è diretto da Steno. Il cast è di assoluto livello: Gigi Proietti ed Enrico Montesano, con Francesco De Rosa, Mario Carotenuto, Catherine Spaak, Gigi Ballista. Perché il gioco ispira tutti, anche i registi.