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martedì, 22 Febbraio 2022

Premier League: la situazione dopo la venticinquesima giornata

di Redazione
Partiamo dalla crisi ormai assodata del Tottenham allenato da Antonio Conte.


Il campionato di calcio più entusiasmante del mondo è ormai arrivato a tredici giornate dalla conclusione e il quadro comincia ad essere sempre più delineato. Nulla ancora di matematico e definitivo, ma difficilmente, almeno per quanto riguarda la vittoria dell’ambito trofeo, assisteremo a clamorosi ribaltoni. Diversa invece la situazione tra le squadre che si contendono il quarto posto e che sono costrette ad aggrapparsi a ogni singolo punto; la differenza infatti, in questo caso, è minima e ogni singola partita è diventata di vitale importanza: vietato perdere e vietato commettere anche il più piccolo errore. In questo articolo cercheremo quindi di fare il punto della situazione dopo i risultati della venticinquesima giornata.

E lo facciamo partendo da una notizia che più di tutte tiene banco sui media inglesi, ovvero la crisi ormai assodata del Tottenham allenato da Antonio Conte, che ha subito la terza sconfitta consecutiva con relativo scivolone verso l’ottavo posto. A rendersi protagonista in negativo della pessima prestazione contro i Wolves, match perso in casa per 2 a 0, è stato il neo acquisto Rodrigo Bentancur, appena arrivato dalla Juventus nell’ultima sessione di mercato invernale: una gaffe diventata virale sui social con caduta rovinosa nel tentativo goffo di servire un compagno di squadra. Furia dei tifosi Spurs e record negativo per Conte, che non perdeva tre partite di fila dal 2009, quando sedeva sulla panchina dell’Atalanta. Il quarto posto, quello che dà diritto a giocare la Champions League, è adesso a 7 punti di distacco e, considerate le contendenti, sembra alquanto improbabile che il Tottenham possa riagganciarlo.

Posto che, anche in questo caso con enorme fatica, è al momento nelle mani del Manchester United che, grazie alla partita recuperata contro il Brighton e vinta per 2 reti a 0, è riuscito a riportarsi avanti rispetto alle due dirette rivali per la posizione, West Ham e Arsenal, che stanno rispettivamente a 2 e 5 punti dai diavoli rossi. Possiamo dunque affermare quasi con certezza che sarà una di queste tre, alla fine del campionato, a spuntarla per la zona Champions. Sembra invece al momento difficile riuscire ad andare oltre la quarta posizione, sebbene il Chelsea sia distaccato di soli 4 punti dal Manchester United e sono ancora relativamente tante le partite in calendario. Quasi impossibile, invece, raggiungere il Liverpool saldamente al secondo posto con 54 punti, nonostante la prestazione poco brillante contro il Burnley, battuto comunque in casa per 1 a 0. Sono infatti 11 i punti che separano gli uomini di Rangnick da quelli di Klopp e, sembra ormai piuttosto evidente che, anche riuscendo a vincere tutti i match rimanenti, il massimo a cui si possa aspirare sia la terza posizione, dovendo stare allo stesso tempo molto attenti alle rivali dirette per la zona Champions, che non lasciano la presa.



E mentre lo United arranca, contendendosi a fatica il quarto posto con West Ham e Arsenal, la rivale diretta vola verso la vittoria del campionato. Il Manchester City di Guardiola è infatti a 63 punti, ben 20 in più dei Red Devils e a 9 di distacco dal Liverpool, che insegue al secondo posto. L'ennesima stagione impeccabile per i Citizens, che da anni sono tra i protagonisti anche negli eSport, primi in Inghilterra a lanciare la loro squadra in questo settore ed estendere il marchio anche nel virtuale. Una crescita inarrestabile, dentro e fuori il campo da gioco, che ha reso in pochi anni il City non solo la prima squadra di Manchester, ma anche una delle più forti e più ricche d'Europa. La vittoria contro il Norwich per 4 reti a 0 ha confermato, qualora ce ne fosse bisogno, l’assoluta supremazia dei biancocelesti; che anche in Champions continuano la corsa dando enorme prova di superiorità: sono infatti 5 i gol rifilati allo Sporting nella prima gara degli ottavi di finale.

Insomma, se il primo e il secondo posto in Premier League sembrano ormai rispettivamente blindati da Manchester City e Liverpool, a meno di clamorosi ribaltoni, come dicevamo, resta ancora aperta la sfida per il terzo posto, che al momento sembra saldamente nelle mani del Chelsea, e soprattutto risulta apertissima e particolarmente entusiasmante la lotta per la quarta posizione contesa tra Manchester United, West Ham e Arsenal. Molto dipenderà anche dai singoli giocatori e dalla differenza che sapranno portare in campo, quel valore aggiunto necessario a dare la spinta in più a tutta la squadra. Cristiano Ronaldo, ad esempio, è tornato al gol dopo diverse giornate a secco e un rapporto con i tifosi che pareva replicare quegli amori mai sbocciati o finiti presto visti in altre circostanze. Tredici partite non sono poche e nel calcio è davvero tutto possibile, almeno finché non sarà la matematica a decretare ufficialmente il fischio finale.